RICONOSCIUTA STORICITÀ DI 15 MERCATI E FIERE DELLA PROVINCIA DI LATINA                                               

Una importante iniziativa della Regione Lazio e dell’ANA-UGL con i Comuni di Cori, Aquino, Fondi, Formia, Lenola e Gaeta

Si sono concluse il 17 febbraio scorso le procedure dei “Censimenti delle Botteghe, Attività, Mercati e Fiere Storiche” avviati dai Comuni di Cori, Aquino, Fondi, Formia, Lenola e Gaeta che prevedevano la possibilità di attestare la storicità anche dei mercati e delle fiere che si svolgono nei rispettivi Comuni, come previsto dal “Testo Unico del Commercio” e dalla Legge Regionale n. 1/2022 istitutiva delle “Botteghe Storiche”.

ANA-UGL ringrazia i Sindaci, gli Assessori, i Dirigenti e funzionari dei Comuni che hanno correttamente recepito la norma ed hanno permesso questo importante riconoscimento a ben 15 tra fiere e mercati storici della Provincia di Latina di cui è stata accertata una anzianità superiore a cinquanta anni.

razie alla preziosa collaborazione di storici e privati cittadini che custodiscono atti e foto storiche dei loro Comuni (Renato Marchese, Alfredo Langella, il Prof. Costantino Jadecola e Camillo Marino) abbiamo potuto preparare le schede per ottenere dai Comuni e dalla Regione Lazio il riconoscimento dei seguenti mercati e fiere:

CORI –  Fiera di San Giuliano –                 storicità dal 27 gennaio 1670

            Fiera Madonna del Soccorso –     storicità dall’anno 1521

            Mercato settimanale –                 storicità dal II^ secolo a.c. e documentazione dal 1959

AQUINO Mercato settimanale               storicità dal 26 marzo 1540

FONDI –    Fiera di Sant’Onorato              storicità dal 1940 circa

                 Mercato settimanale                storicità inizi del 1900

FORMIAFiera di San Giovanni               storicità dal 1903

                 Fiera di Sant’Erasmo                storicità dal 1937

                 Mercato settimanale del giovedì    storicità dal 1950

                Mercato del pesce                      storicità dal 1950

LENOLA – Fiera della Madonna del Colle    storicità dal 1628

GAETA  –  Fiera Madonna di Sant’Anna      storicità dal 1960 circa

                Fiera di Sant’Erasmo e Marciano     storicità dal 1960 circa

                Fiera Madonna di Porto Salvo          storicità dal 1926 circa

                 Mercato settimanale                        storicità dal 1937

L’obiettivo dei Comuni non è solo di ottenere dalla Regione Lazio il marchio di botteghe/attività/fiere e mercati storici ma è anche quello di accedere ai finanziamenti per valorizzare, promuovere e tutelare il tessuto commerciale storico, gli antichi mestieri delle nostre città e borghi affinché non si disperda questo enorme patrimonio storico che appartiene alle nostre tradizioni secolari ed alla nostra cultura.

Le fiere ed i mercati di sui si sta certificando la loro storicità fondano la loro nascita al culto ed ai riti religiosi in favore di Santi e delle Madonne. Hanno radici antichissime, secolari, in alcuni casi millenarie. Trovano origine persino nei Fori della Roma Imperiale e nel piccolo commercio dei mercati in cui si vendevano anticamente le terraglie, i cesti, i vimini, gli animali ed altri prodotti, alimentari e non, che soddisfacevano le necessità di comunità che attendevano gli ambulanti per le loro necessità di approvvigionamento e/o per vivere momenti di festa e di socialità.

I mercati e le fiere sono sempre stati luoghi di vita e di incontro tra le persone, in cui si sviluppano le relazioni umane, gli scambi culturali, in cui si respirano i profumi delle merci esposte e si vive la magia dei colori e della vivacità delle bancarelle. Così, nei secoli e fino ad oggi, hanno reso vive le strade e le piazze dei nostri borghi e delle nostre città.

Ecco perché l’inserimento dei 15 mercati e fiere nell’Elenco Regionale delle Botteghe storiche del Lazio e l’ottenimento del marchio di storicità costituisce un riconoscimento che rafforza ed avvalora la decisione dell’UNESCO che il 26 aprile 2006 ha già proclamato ed inserito i mercati e le fiere d’Italia nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale, come capolavori immateriali del patrimonio culturale dell’umanità.

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