RICETTE FALSE PER L’OSSICODONE: PENE RIDOTTE PER 6 FONDANI

Compressa Express: ridotte le condanne per il gruppo di Fondi scoperto ad aprile 2020, al centro della vicenda l’ossicodone e le ricette false

La Corte d’Appello di Roma ha ridotto le condanne per sei dei sette condannati in primo grado, tratti in arresto ad aprile 2020 in seguito a un’operazione dei Carabinieri Nas di Latina guidati dal Capitano Felice Egidio, con l’ausilio dei Carabinieri di Latina, Terni e Frosinone

Al centro della vicenda un sodalizio di Fondi dedito al reperimento di ricette false così da ottenere l’ossicodone.

Il 22 aprile 2020, scattò l’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di Fabio BartolomeiTiziano Di NolaAlessandro MatteoliClaudio Grossi, e 3 ordinanze agli arresti domiciliari nei confronti di Damiano NocellaAlessandra De Santis e Luigi Faticato, emesse dal Gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. Tutti residenti nel comune di Fondi e gravati da precedenti penali specifici.

Reati di ricettazione e falso materiale in certificazioni mediche, truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per finalità di spaccio contestati dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto procuratore Valentina Giammaria.

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L’indagine prese le mosse da alcune verifiche sulla corretta dispensazione di medicinali presso varie farmacie pontine, che hanno posto in evidenza un eccessivo e immotivato volume di prescrizioni del farmaco oppioide semisintetico.

La falsità materiale delle ricette, compilate e firmate dagli imputati odierni, risultava facilitata dall’apposizione dei timbri sottratti in precedenza agli ignari medici. I sette facenti parte del gruppo fondano, attraverso il surrettizio procacciamento del farmaco a base stupefacente, inducevano anche in errore I’A.S.L. di Latina che, di conseguenza, corrispondeva alle farmacie, quale corrispettivo per il rimborso delle ricette, circa 20mila euro di denaro pubblico.

A maggio 2021, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota condannò tutti e sette i convolti: 3 anni e 8 mesi di reclusione per  Fabio Bartolomei, Claudio Grossi e Luigi Faticato; 3 anni e 4 mesi per Tiziano Di Nola, Damiano Nocella, Alessandro Matteoli e Alessandra De Santis. Pene ridotte rispetto alle richieste del Pm Giammaria che per i primi tre aveva chiesti oltre 7 anni.

Ora la Corte d’Appello di Roma, su ricorso degli avvocati difensori Mastrobattista, Agresti, Palmieri, La Penna, Forte e Sepe, ha confermato le condanne riducendole per sei di loro, escluso Matteoli che non era giudicato. La pena massima, dopo la pronuncia di secondo grado, è di 2 anni e 8 mesi. Assolti tutti dal reato di cessione di sostanze stupefacenti.

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