“RICETTA EXPRESS”: DIRIGENTE MEDICO DEL “DONO SVIZZERO” CONDANNATO A 7 ANNI DI RECLUSIONE

Indagine “Ricetta Express”: si è concluso il processo a carico di un dirigente medico del “Dono Svizzero” di Formia

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino ha condannato, col rito abbreviato, alla pena di 7 anni di reclusione e 30mila euro di multa, il 63enne dirigente medico in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia, Nicola Pagano.

La vicenda risale a a marzo 2021 quando, a conclusione dell’indagine denominata “Ricetta Express”, i Carabinieri del Nas di Latina – coadiuvati dai militati del locale Comando Provinciale – avevano dato esecuzione a un‘ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 2 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Cassino.

I destinatari del provvedimento restrittivo furono il Nicola Pagano e il 38enne Luigi Magrino, freddato lo scorso aprile 2025 a un distributore di Mondragone dall’imprenditore Giancarlo Pagliaro. Anche Magrino, naturalmente quando era ancora vivo, fu condannato in abbreviato alla pena di 7 anni di reclusione. A processo si sono costituiti parti civili una farmacia di Minturno e la Asl di Latina e il Gup aveva nominato anche un perito per stabilire il principio attivo della morfina contenuta nei farmaci. A processo si sono costituiti parti civili una farmacia di Minturno e la Asl di Latina.

Leggi anche:
OMICIDIO MAGRINO: DIETRO IL DELITTO, UNA FATTURA E UNA TRUFFA

Gli investigatori del NAS di Latina eseguirono, inoltre, una misura interdittiva del divieto di esercizio della professione per la durata di un anno all’indirizzo di un dipendente di una farmacia del luogo, Bruno Vellucci, e un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, per un importo complessivo di oltre 470.000 euro, corrispondente alle somme indebitamente rimborsate dall’ASL di Latina, a carico dei 3 soggetti e di un’altra indagata, 62enne del luogo: Rita Scarpellino. Sia Vellucci che Scarpellino sono tuttora a processo col rito ordinario a Cassino.

I reati contestati a vario titolo dal sostituto procuratore della Procura di Cassino Maria Beatrice Siravo sono: corruzione e peculatoconcorso in falso in certificazioni medichetruffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale e detenzione illecita e spaccio di farmaci ad azione stupefacente.

L’attività investigativa avviata dal NAS su segnalazione dell’AUSL di Latina circa un’eccessiva e immotivata prescrizione di un farmaco ad azione stupefacente in favore di una sola paziente aveva permesso di accertare che il dirigente medico, con il concorso del farmacista, originario di Santi Cosma e Damiano, prescriveva indebitamente alla donna, malata oncologica, un eccessivo quantitativo (oltre 1.600 confezioni) di uno spray nasale analgesico (contenente sostanza inclusa nella tabella ministeriale degli stupefacenti) in aggiunta alla terapia già prescrittale dal medico di famiglia e ben nota al suddetto farmacista, inducendo così in errore l’Asl pontina che corrispondeva alla farmacia stessa ed altre farmacie locali oltre 470.000 euro nel periodo compreso tra il 2016 e il 2019.

Nel prosieguo delle indagini, i militari dei Nas avevano inoltre appurato che il medico, abusando della sua qualità di dirigente ospedaliero, illecitamente cedeva al 38enne Luigi Magrino, dietro compenso in denaro (al prezzo medio di 50 euro a fiala) e al di fuori di protocolli terapeutici, oltre 1.000 flaconi di morfina, redigendo allo scopo false prescrizioni mediche del Sistema sanitario nazionale (a carico di ignari pazienti), approvvigionandosene sia presso farmacie che appropriandosene indebitamente presso il Pronto Soccorso dove aveva continuato a prestare servizio fino all’esecuzione dell’ordinanza.

Articolo precedente

RIPRISTINO DEL SUOLO PUBBLICO A CORI, PROIETTI (PSI): “UNA QUESTIONE DI DECORO E DANNO ALL’ERARIO”

Ultime da Giudiziaria