RIAPERTURA SCUOLE. A SEZZE SITUAZIONE IN ALTO MARE, LO SFOGO DELLA DIRIGENTE DEL “PACIFICI SEZZE-BASSIANO”

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La decisione della Regione Lazio di confermare l’apertura delle scuole continua a far discutere. La Provincia di Latina aveva chiesto di posticipare la data successivamente alle elezioni del 20-21 settembre ma la lettera del Presidente Carlo Medici, indirizzata all’assessore alla programmazione scolastica Claudio Di Berardino e per conoscenza al presidente Nicola Zingaretti, non ha sortito alcun effetto. È con un’altra lettera rivolta ai genitori dell’Istituto Pacifici Sezze-Bassiano che la dirigente scolastica Fiorella De Rossi ha espresso il suo rammarico rispetto alla scelta dell’ente regionale

LA LETTERA AI GENITORI DELLA DIRIGENTE DE ROSSI – Ho pregato e sperato che la richiesta del Presidente della Provincia venisse accolta, senza se e senza ma, dal Presidente della Regione.

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Si chiedeva semplicemente, con molto buon senso, di posticipare l’apertura delle scuole a dopo le elezioni, e la motivazione addotta è chiara a tutti: evitare di dover fare un doppio lavoro di sistemazione e sanificazione, prima e dopo le giornate elettorali. Invece il Presidente Zingaretti cosa ha fatto? Ha respinto al mittente la richiesta con un secco NO.

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Purtroppo la Regione non sa, o forse sì, che quella del doppio lavoro non sarebbe stata l’unica motivazione. I Sindaci della Provincia, forse non tutti o forse sì, hanno omesso di dire che gli edifici scolastici non sono affatto a posto.

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Siamo al 3 settembre 2020 e i lavori di edilizia leggera ancora non sono stati effettuati, i banchi monoposto promessi per la fine di agosto ancora non arrivano, la rimozione di alcuni avvolgibili non è stata effettuata, pur avendone più volte rappresentata l’esigenza per la necessaria aerazione. Praticamente siamo fermi, non possiamo completare la segnaletica, non possiamo sistemare le aule, non sappiamo come accogliere tutti gli alunne e le alunne di questa scuola.

Per quanto di nostra competenza abbiamo realizzato tutto quanto ci è stato richiesto: risposto ai questionari sul fabbisogno di aule, banchi, organici…abbiamo effettuato ordini per materiale di pulizia, di dispenser (ogni aula ne ha uno già installato, oltre alle colonnine all’ingresso degli edifici), di mascherine, di visiere, di segnaletica verticale e orizzontale. Abbiamo predisposto i gruppi classe ed indicato le aule che necessitano di lavori di sistemazione. I collaboratori scolastici non si sono risparmiati nello svuotare le aule, pulire, igienizzare. Nei mesi di luglio e agosto abbiamo ricevuto più volte il geometra incaricato dal Comune per effettuare sopralluoghi e fare una stima delle priorità.

Sono ormai trascorsi due mesi senza che nulla sia stato realizzato da parte dell’Ente Locale. So che i lavori ora sono stati affidati ad una ditta, ma ce la faranno i nostri eroi a concluderli per l’11 settembre? Ma se anche lavorassero il sabato e la domenica, come si farebbe a pulire e mettere in ordine per lunedì 14? Ecco, questa è la situazione ed ho voluto mettervene a conoscenza, anche se qualcuno non gradirà. Pazienza.

Non so quindi dirvi cosa accadrà la mattina di lunedì 14 settembre. Una cosa è certa: senza distanziamento sarà obbligatorio indossare la mascherina per tutti gli alunni dai 6 anni in su. E se tornando a scuola il 23 settembre, dopo le elezioni, non troveremo i plessi a posto, vi comunico fin da ora che non darò alcuna disposizione di servizio ai miei collaboratori scolastici per pulire. Noi lasceremo tutto a posto e igienizzato, vogliamo ritrovare tutto nelle condizioni in cui lasceremo. Ad ognuno il suo.

Sono amareggiata e stanca, come tantissimi miei colleghi. Stanca di sentire tutti che parlano di scuola senza conoscerla, stanca di assumermi responsabilità non mie, stanca di fare ogni volta un passo avanti e 10 indietro, stanca di aspettare, stanca di guardarmi intorno e dover constatare che i giorni passano e la scuola ancora non è pronta, dopo tutta la fatica fatta nei mesi estivi per realizzare quanto di nostra competenza e poter accogliere con gioia i nostri alunni. Scusate lo sfogo, ma era necessario dovervi informare dello stato dell’arte.

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