RETE OSPEDALIERA, ASL DI LATINA ASSEGNA 124 POSTI LETTO AL PRIVATO. INSORGONO I SINDACATI

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Programmazione rete Ospedaliera 2024-2026 Asl di Latina. I sindacati: “Favorire il privato non è la scelta giusta: prima di tutto bisogna potenziare gli Ospedali di Fondi e Terracina”

Con la riorganizzazione della rete Ospedaliera 2024-2026, nella Asl di Latina si assegneranno circa 124 posti letto al privato, per evitare il sovraffollamento del pronto soccorso del Santa Maria Goretti e i relativi tempi di attesa. “Siamo indubbiamente favorevoli ad interventi finalizzati alla riduzione dei tempi di attesa” – dichiarano i segretari Giuseppe Massafra, Vittorio Simeone e Beatrice Moretti – “ma non nel modo prospettato, perché privilegia il privato depotenziando ancora una volta gli Ospedali pubblici esistenti in provincia di Latina”. 

La CGIL non ritiene che sia stata intrapresa la strada giusta quella di riconoscere ulteriori spazi ed interventi al privato, mentre si aspetta il 2026 per la realizzazione del nuovo Ospedale di Latina e il nuovo Ospedale del Golfo. Proponiamo invece di intervenire subito per ripristinare e potenziare gli Ospedali esistenti. Invece di derogare alla sanità privata e alle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali), che oggettivamente nascono per un altro scopo, vanno potenziati i posti letto ospedalieri per acuti della medicina dell’Ospedale “Fiorini” di Terracina e della medicina del “San Giovanni di Dio” di Fondi.

Prima dell’estate, i due Ospedali centrali nella provincia di Latina, Terracina e Fondi, hanno visto ridursi i loro posti letto della medicina rispettivamente da 29 a 18 a Terracina e da 24 a 16 Fondi, perdendo complessivamente 19 posti letto tra tutti e due. È inaccettabile che a tutt’oggi non siano ancora stati riattivati e denunciamo inoltre che non ci risultano ripristinati neppure i posti ad Ortopedia, che sono stati tagliati da 29 a 15 presso l’Ospedale di Terracina. Evidenziamo che a Fondi ci sono spazi per aumentare considerevolmente il numero di posti letto nella medicina, ovviamente solo con l’assunzione di personale sanitario dedicato. Invece di dare ulteriori risorse economiche al privato occorre, in primis, riattivare i posti letto che sono stati tagliati e poi aumentarli, così da potenziare la sanità pubblica in un percorso chiaro e coerente.

La CGIL, lo SPI CGIL e la FP CGIL di Frosinone Latina ritengono fallimentare la deroga al privato. “Già nel mese di maggio siamo stati molto scettici con la giunta del Presidente Rocca – dichiarano Massafra, Moretti e Simeone – “e lo siamo ancora di più ora che si chiariscono le modalità attuative, estendono i posti letto a strutture della sanità private o destinate ad altro come le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali), dando palesemente un messaggio di estrema confusione sull’ impostazione e l’idea del futuro della sanità pontina e non solo”. 

Chiediamo alla Regione Lazio di invertire completamente rotta e di potenziare gli Ospedali di Terracina e Fondi, in attesa che nel 2026 vengano realizzati il nuovo Ospedale di Latina e l’Ospedale del Golfo, con un aumento dei posti letto e del personale, anche in vista del prossimo periodo estivo durante il quale come sempre triplicherà il bacino di utenza, trattandosi di importanti mete turistiche.

“Siamo preoccupati che dietro questa modalità di azione che favorisce sempre più il privato, si nasconda l’dea malsana che con la deroga “di fatto” al privato si possano risolvere tutti i problemi di mancanza del personale e di mancanza di investimenti nel pubblico. Le nuove case delle comunità, i nuovi Ospedali di Comunità e le centrali operative, finanziate strutturalmente con i fondi del PNRR, con quale personale sanitario saranno aperte”?

“Quanto costano alla collettività i 124 posti letto al privato? Quante assunzioni potevano essere fatte in strutture pubbliche già esistenti e funzionanti?” – chiedono i sindacalisti – “Qualcuno intende promuovere un’idea di una sanità pubblica debole e miope, che non si prepara adeguatamente a rispondere ad una domanda di salute sempre più ampia, soprattutto perché le cronicità aumentano a causa dell’invecchiamento della popolazione. La CGIL invece rigetta tale impostazione al mittente: la sanità deve essere pubblica, come sancito dalla nostra Carta Costituzionale, e noi siamo pronti a difenderla nell’ interesse di tutte le cittadine e tutti i cittadini della provincia di Latina, perché la salute non è in vendita.”

FP CGIL Frosinone Latina    CGIL Frosinone Latina     SPI CGIL Frosinone Latina

Il Segretario Generale     Il Segretario Generale       Il Segretario Generale

     Vittorio Simeone Giuseppe Massafra                Beatrice Moretti

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