Rete antiviolenza, la candidato del Partito Democratico Enrica Onorati: “I servizi territoriali a sostegno delle donne aumenteranno”
È attivo dal primo febbraio il nuovo centro antiviolenza presso l’Università Tor Vergata di Roma. Dei CAV nati dalla collaborazione tra i principali atenei del Lazio e la Regione, quello di Tor Vergata è l’ultimo ad aprire al pubblico in ordine di tempo. “Ma la rete dei servizi antiviolenza negli atenei crescerà ancora, con l’attivazione di centri dedicati anche nei poli universitari pontino e reatino. È uno degli obiettivi presenti nel nostro programma di coalizione“. Lo afferma Enrica Onorati, candidata al Consiglio regionale del Lazio con il Partito democratico e assessora regionale uscente alle Pari opportunità, rivendicando le scelte operate dall’amministrazione regionale uscente e i finanziamenti mirati grazie ai quali il Lazio è diventato un esempio virtuoso e una regione all’avanguardia sul tema della parità di genere e del contrasto alla violenza sulle donne.
“Lo dicono i numeri: in nove anni – sottolinea l’assessora uscente – i centri antiviolenza presenti sul territorio regionale sono passati da 8 a 35 e le case rifugio sono quasi raddoppiate. Solo nella provincia di Latina si contano ad oggi 6 strutture antiviolenza contro le due di qualche anno fa. Abbiamo già finanziato e prenderanno forma nei prossimi mesi due nuovi centri, a Sezze e a Priverno, e due case rifugio a Cisterna di Latina e nel sud pontino“.
Pari attenzione è stata data al tema della salute delle donne. «Penso all’incremento delle attività screening per la prevenzione del tumore alla mammella e al collo dell’utero e all’azione a sostegno delle libere scelte procreative. Tutto questo deve continuare» afferma Onorati.
Il sostegno a una sessualità e genitorialità consapevoli passa attraverso il potenziamento dei consultori: “Riteniamo necessario continuare nell’impegno per rafforzare questo servizio – continua la candidata del Pd – per garantire una rete territoriale di cura e informazione con specifiche attività riguardanti le scelte procreative delle donne e delle più giovani. Intendiamo facilitarne la conoscenza e l’accessibilità e rendere gratuite la pillola anticoncezionale fino ai 25 anni e la contraccezione di emergenza“.
“Rafforzeremo e amplieremo l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita in strutture pubbliche, dopo aver aumentato i limiti di età per accedervi. Ad oggi, nel Lazio, i centri dedicati sono 4: ancora troppo pochi. Vogliamo che diventino di più e che siano distribuiti su tutto il territorio“. In tal senso l’impegno di Enrica Onorati sarà quello di portare il servizio anche nella provincia di Latina.
“Ci prenderemo cura delle donne, attraverso una medicina di genere che tenga conto delle nostre differenze. Aumentando il numero di campagne di screening per una prevenzione sempre più efficace, per il riconoscimento e il trattamento di patologie come fibromialgia, endometriosi e vulvodinia“.
“Continueremo a sensibilizzare i nostri giovani sui valori della parità e della tolleranza. Lo faremo entrando nelle scuole e sfruttando il potenziale del web. Progetti come “Io Non Odio” – conclude Onorati – sono lo strumento giusto per parlare alle ragazze e ai ragazzi, renderli consapevoli, farli sentire parte attiva del cambiamento culturale che è alla base di qualsiasi azione di contrasto alle violenze e discriminazioni“.