Dalla Regione Lazio 160mila euro per il restyling interno del Castello. Il progetto renderà il Museo civico più moderno, funzionale e al passo con i tempi
Rispondendo ad uno specifico avviso pubblico regionale del 12 agosto 2024, destinato alla valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio, il Comune di Fondi si è aggiudicato 160 mila euro che serviranno per realizzare un ambizioso progetto di restyling interno del Castello Caetani – Museo Civico Archeologico, del valore complessivo di 250mila euro.
Se gli esterni rappresentano un’icona della città nonché uno dei monumenti simbolo in miglior stato di conservazione del territorio, gli interni dell’edificio storico da tempo richiedevano migliorie tecnologiche, estetiche e funzionali. Non si è fatto sfuggire l’occasione il Comune di Fondi che, in piena estate, grazie ad una proficua collaborazione tra il Settore Lavori Pubblici, la direttrice del Museo Cristina Recco e l’assessorato alla Cultura ha messo a punto un interessante progetto.
Migliorie strutturali, arredi, soluzioni tecnologiche ed espositive inclusive rispetto a visitatori non vedenti, non udenti o con difficoltà di deambulazione ma anche videosorveglianza, illuminazione, climatizzazione a risparmio energetico, pannelli espositivi, tendaggi, reception, sedute e persino un nuovo totem di presentazione all’ingresso: il Museo Civico, pur conservando le sue peculiarità, assumerà un volto tutto nuovo e al passo con i tempi.
“Siamo molto orgogliosi di questo finanziamento – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore alla Cultura Vincenzo Carnevale – perché è frutto di un lavoro di squadra volto a intercettare le reali esigenze del polo espositivo, del visitatore e dell’Ente che lo gestisce. Abbiamo pensato in grande, quindi a opere di muratura, impiantistica e climatizzazione, ma anche in piccolo, analizzando le esigenze quotidiane del Museo. Nel finanziamento abbiamo così inserito uno schermo touch per realizzazione di attività interattive, supporti per descrizioni e didascalie, una stampante 3d per riproduzione di reperti archeologici, pc, audioguide, teche e nuove vetrine per l’esposizione di busti e reperti il cui ritrovamento nella nostra città, fortunatamente, è tutt’altro che raro”.
“Voglio ringraziare a mia volta l’amministrazione – aggiunge la direttrice del Museo Cristina Recco – che ha ascoltato e accolto le esigenze espresse subito dopo il mio insediamento. Dopo un primo momento di analisi e studio, è così scattata una fase progettuale volta a rendere il Castello un Museo con la M maiuscola, come quelli che siamo abituati a frequentare nella Capitale o nelle grandi città d’arte. È quanto merita una città come Fondi, fulcro di una cultura millenaria, attraversata dall’Appia Patrimonio dell’Unesco e custode di una ricchezza storico-archeologica più unica che rara”.