“Reset”, agli inizi del prossimo anno si concluderà il processo che vede alla sbarra i 30 imputati. Oggi, però, non è si è conclusa l’istruttoria
Doveva chiudersi oggi, 5 dicembre, l’istruttoria del processo “Reset” che contesta l’associazione mafiosa a diversi imputati, accusati di far parte del clan Travali/Di Silvio. La requisitoria è prevista per il prossimo 9 dicembre ma, in considerazione del fatto che i pubblici ministeri Luigia Spinelli e Francesco Gualtieri, hanno presentato altra documentazione, tra cui sentenze del 2002 che riguardano il collaboratore di giustizia, Agostino Riccardo, le parti dovranno interloquire. Il 9 dicembre, quindi, non inizierà sin da subito la requisitoria dei pubblici ministeri, che si prevede durare tra le 5 e le 6 ore con la richiesta probabile di condanna per tutti e trenta gli imputati,
È durata circa tre ore, invece, la testimonianza di uno degli investigatori della Squadra Mobile che ha partecipato sia all’inchiesta “Reset”, sia all’indagine madre, denominata “Don’T Touch”, la quale, nel 2015, smantellò il gruppo capeggiato dai fratelli Angelo e Salvatore Travali e Costantino “Cha Cha” Di Silvio. Il poliziotto era stato già ascoltato più volte nel corso del processo ed era chiamato a relazionare su alcune intercettazioni, contatti Whatsapp tra imputati come Costantino “Cha Cha” Di Silvio e Valeriu Cornici, oltreché alle minacce e la sparatoria che avrebbe visto come vittima il pregiudicato di Latina, Luca Parlapiano, il quale, secondo gli inquirenti, sarebbe stato minacciato di morte da Salvatore e Angelo Travali perché continuava a spacciare in una zona del clan.
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