Reperti archeologici ritrovamento presso alcuni locali di proprietà comunale a Itri, dopo la denuncia arrivano Carabinieri e Soprintendenza
Dopo il ritrovamento dei diversi reperti archeologici di sconosciuta provenienza e non inventariati presso il Castello Medioevale, la biblioteca comunale e la Sala Consiliare del Comune di Itri e l’esposto contro ignoti presentato dal Sindaco del Comune aurunco presso i Carabinieri della locale stazione, ieri mattina si sono recati presso il Comune di Itri il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico e culturale di Roma, il Soprintendente del Ministero dei Beni Artistici e Culturali dott. Francesco Di Mario, nonché i militari del Comando della Stazione di Itri, capitanati dal Maresciallo Giovanni Persico, per presenziare al sopralluogo ispettivo e alle conseguenti operazioni.
Convocati nella mattinata di ieri il Sindaco Giovanni Agresti e l’Assessore alla Cultura Prof. Salvatore Mazziotti, gli stessi hanno spiegato le ragioni di tale denuncia. Nel corso dell’incontro sono emerse diverse criticità in termini di documentazione, trasferimento dei reperti e posizionamento ingiustificabile degli stessi nei locali comunali.
Ferma è stata la volontà – si legge in una nota – da parte dell’Amministrazione comunale di tutelare i beni ritrovati, favorire la futura valorizzazione, in un’area museale appositamente allestita, e permetterne la fruizione in totale sicurezza. Perché proprio la questione della sicurezza nella fruizione degli stessi è stato uno degli argomenti più dibattuti nel corso dell’incontro, in quanto attualmente, nei luoghi quali quelli su menzionati, tali reperti correrebbero il grosso rischio di poter essere danneggiati o deteriorati da terzi, oltre che poter arrecare danno a visitatori e/o semplici cittadini, vista l’attuale precaria collocazione. Ciò con notevoli ripercussioni negative per l’intera cittadinanza che vede il “proprio” maniero, struttura simbolo del paese, oltre che primo attrattore culturale, chiuso al pubblico per motivi di sicurezza legati ai beni archeologici ivi depositati senza alcuna autorizzazione nel corso della precedente Amministrazione, con notevoli disfunzioni per l’intera filiera turistica di Itri.
Il Sindaco Giovanni Agresti, con la sua Giunta, ha raggiunto un importante traguardo: i beni resteranno a Itri e saranno tutelati nel rispetto della normativa vigente. Rivendicando l’uso pubblico degli stessi come importante “tesoro” dell’intera comunità itrana, il primo cittadino ha declinato fermamente l’invito della Soprintendenza di trasferire gli stessi in un altro luogo e ha prontamente predisposto un’area adeguata e sicura.