RENDICONTO DI SERMONETA BOCCIATO DA DI LENOLA: “IMMOBILISMO, QUESTO SI CHIAMA SOPRAVVIVERE”

Un bilancio all’insegna dell’immobilismo, l’analisi di Antonio Di Lenola contro il Comune di Sermoneta: “I cittadini pagano, ma i soldi restano accantonati e inutilizzati!

“Questo non è governare, è sopravvivere!”: con queste parole il capogruppo di Sermoneta Cambia in Consiglio Comunale, Antonio Di Lenola, ha aperto la sua relazione elaborata in riferimento all’approvazione del Rendiconto 2024. Rappresentando le perplessità dell’intero Movimento, Di Lenola è partito da un’analisi approfondita dei rendiconti finanziari 2022, 2023 e 2024 del Comune di Sermoneta, con l’obbiettivo di realizzare una proiezione nell’arco di un triennio che non si limitasse al singolo numero.

“Non è una semplice elencazione di cifre – ha affermato – ma uno strumento di analisi politica, utile a comprendere come e se la macchina amministrativa abbia saputo tradurre le risorse disponibili in risultati concreti per la cittadinanza. I numeri, se letti in sequenza, mostrano tendenze, scelte, omissioni.

E la nostra analisi dimostra, punto per punto, che l’Amministrazione ha perso tre anni di opportunità, lasciando Sermoneta ferma mentre il resto del Paese ripartiva. L’attuale maggioranza ha sbandierato il mancato aumento delle tasse ma non ha saputo attuare una riduzione delle stesse ignorando sistematicamente le nostre proposte. Hanno accumulato un avanzo di amministrazione di 3,8 milioni e stanno incassando risorse che poi non riescono ad utilizzare.”. Secondo Di Lenola in tre anni l’avanzo disponibile è cresciuto del 42%, un potenziale politico che l’Ente ha deciso di non utilizzare non portando in Aula alcuna proposta concreta per destinare queste risorse a interventi sul sociale, alla riduzione delle imposte locali, alla rigenerazione urbana, al rilancio del territorio. Il fondo di cassa, in particolare, è salito dai 7.187.726 euro del 2022 agli 8.985.318 dell’anno successivo, per poi consolidarsi nel 2024 a 8.695.581: “La cassa è il cuore liquido del Comune.

Mantenere cifre così elevate per tre anni di fila, senza mai avviare un piano straordinario di opere pubbliche, incentivi fiscali o interventi sociali, è la dimostrazione dell’assenza totale di programmazione politica. Altri Comuni, con fondi minori, hanno investito in mobilità sostenibile, efficientamento energetico, reti sociali. Sermoneta ha preferito non decidere. Ha scelto la paralisi, con cassa piena e mani in tasca”. L’analisi si è soffermata poi sulle entrate in diminuzione del 6,6% e sulle spese aumentate del 16,3%.

Con un saldo negativo di oltre 289mila euro: “Un Comune che spende più di quanto incassa è un Comune che vive su un equilibrio fittizio. Se questo fosse un bilancio aziendale, sarebbe già scattato un piano di rientro. Qui invece si è scelto di ignorare il dato, senza alcuna manovra correttiva”. L’esponente del Movimento si è poi soffermato sui crediti, il 33% dei quali sono stimati non esigibili, e sui debiti che crescono quasi del doppio in tre anni: “Significa che aumentano le entrate scritte ma non riscosse, e aumentano le obbligazioni che il Comune non riesce a saldare. Questo è il riflesso di un sistema contabile tecnicamente in ordine, ma politicamente fuori controllo”. Un discorso a parte riguarda le variazioni, da 6 nel 2022 a 20 lo scorso anno: “Ogni variazione è una correzione. E se le correzioni diventano la norma, significa che la norma è sbagliata. Da evidenziare anche la mancanza di trasparenza, emersa dalle indicazioni su multe accertate e riscosse e da numerose mancate pubblicazioni o comunicazioni.

Dai numeri analizzati, Di Lenola è giunto a una conclusione: “Questo bilancio è il prodotto di chi ha scelto di non scegliere. Di chi ha preferito rinviare, accumulare, accantonare. Chi oggi presenta un rendiconto in equilibrio contabile, presenta in realtà tre anni di stasi politica. Noi non siamo contrari per ideologia. Siamo contrari perché crediamo che il bilancio debba essere lo strumento per trasformare un territorio, non un foglio da archiviare. Sermoneta merita un’amministrazione che agisca, che programmi, che investa. Per questo, il gruppo “Sermoneta Cambia” ha votato contro questo rendiconto, con consapevolezza. Con proposte, con una visione chiara del futuro”.

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