In Commissione Ambiente del Comune di Latina si è discusso il Regolamento Antenne. L’intervento del consigliere comunale Nicola Catani (UDC)
Oggi in Commissione ambiente è iniziato l’iter sul nuovo Regolamento per l’installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di tele radiocomunicazione, alla presenza dell’Assessore Franco Addonizio e dei tecnici Arch. Jessica Trani del Comune e l’Ing. Alessandro Rosa della EcoEngineering.
“Quello di oggi è stato un primo passaggio, ricco di informazioni tecniche e spunti utili al prosieguo della discussione. In questa sede – spiega il consigliere comunale di maggioranza, Nicola Catani (UDC) – hanno trovato il mio favore la volontà di privilegiare – per quanto possibile e nel merito delle richieste degli operatori – l’installazione di eventuali nuove antenne su terreni demaniali di proprietà comunale e la condivisione con gli uffici comunali dei Piani di Rete degli operatori, grazie ai quali il Comune potrà operare scelte e formalizzare proposte agli operatori, anche in termini di co-siting, là dove possibile.
Durante il mio intervento, ho richiamato il concetto delle aree bianche (quelle aree che oggi non sono coperte da segnale), nelle quali il rischio è la perdita di richieste di soccorso, oltre alle normali attività di natura personale e commerciale. Infine ho fatto richiesta agli uffici di una zonizzazione dell’attuale situazione (quali, quante e dove sono le antenne), abbinata all’individuazione di aree idonee a nuove installazioni.
Ovviamente sarà compito della Commissione quello di dare l’indirizzo politico agli uffici al fine di licenziare quanto prima la stesura migliore del regolamento, a norma di legge, atta a salvaguardia del territorio e della salute pubblica.
Il mio personale ringraziamento per l’argomento trattato oggi in commissione va al Presidente Alessandro Porzi, all’Assessore Franco Addonizio, ai tecnici presenti ed ai cittadini che sono accorsi numerosi per sensibilizzare la commissione tutta sul problema dell’elettrosensibilità”.