La giunta comunale di Sermoneta ha dato il via libera a nuovi progetti a servizio della comunità che coinvolgeranno i percettori del reddito di cittadinanza, ricambiando il sostegno economico ricevuto impegnandosi con diligenza nelle attività dei Puc, “progetti utili alla collettività”.
I due progetti approvati riguardano la “Cura del verde pubblico e del decoro urbano” e il “Supporto amministrativo alle attività dell’Area 3”: coinvolgeranno un massimo di 44 persone selezionate attraverso il Centro per l’impiego.
In particolare gli operatori si occuperanno della pulizia dei viali e relative aree, innaffiamento piante, piccoli lavori di manutenzione, custodia dei servizi igienici a servizio delle aree verdi e spazi pubblici del territorio comunale: Centro storico, Monticchio, Sermoneta Scalo, Pontenuovo-Carrara, Doganella, Tufette. Inoltre forniranno supporto all’ufficio tecnico comunale.
I Puc sono programmi previsti dal Ministero nell’ambito del “Patto per l’inclusione sociale” destinati ai percettori del reddito di cittadinanza e non hanno alcun costo per il Comune. Si tratta di attività obbligatorie previste proprio dalla legge sul Reddito di cittadinanza e chi non accetta, se non ha valide motivazioni, rischia di perdere il sussidio.
Il 31 dicembre scorso si è concluso il primo progetto che ha coinvolto una ventina di percettori di reddito di cittadinanza in attività sociali, dimostrando grande senso di appartenenza alla nostra comunità. Le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili a attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo, pertanto le attività previste devono intendersi complementari, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte.
“I benefici ricadono non solo sulla qualità sociale della vita dei percettori di reddito di cittadinanza, ma anche sulla nostra città con più persone che se ne prendono cura”, spiega in una nota l’amministrazione Giovannoli. “Proseguiamo questa iniziativa sulla scorta dell’esperienza già avviata lo scorso anno. Ringraziamo gli uffici comunali che hanno profuso grande impegno in questi progetti, non semplici dal punto di vista burocratico ma importanti nel loro significato: la restituzione alla comunità, attraverso interventi di pubblica utilità, di ciò che queste persone ricevono tramite contributo pubblico con il reddito di cittadinanza. È un modo per tenere curato e decoroso il nostro territorio, ma anche per supportare queste persone in un percorso di crescita personale e sociale”.