L’UDC risponde alle critiche, mosse da alcune forze di minoranza, in merito alla recinzione del Parco “Falcone e Borsellino” che si susseguono ormai da qualche settimana, rispondendo sia sul piano politico che tecnico.
“Politicamente riteniamo strumentali quelli mossi contro l’UDC e la maggioranza tutta, sul tema in questione da parte dei capigruppo di LBC, Dario Bellini e di M5S, Maria Grazia Cioffi. Attacchi volti al solo scopo di difendere l’opera nata sotto la loro amministrazione, senza peraltro rendersi conto di fondamentali carenze progettuali quali ad esempio la più volte evidenziata mancanza di disegni esecutivi riguardanti proprio la recinzione in questione e di questa uno studio appropriato e cantierabile di quelli che sarebbero stati i cancelli sia carrabile che pedonale.
Vale la pena ricordare al Consigliere e Capogruppo Dario Bellini che ad oggi non esiste un partito di maggioranza dell’amministrazione comunale, l’UDC, che “decide, a suo insindacabile giudizio il cambio di un recinzione prevista nel progetto esecutivo del parco più importante della città senza che ci sia il benché minimo confronto in commissione o consiglio sul tema e gli altri, muti!”. Forse tale atteggiamento, denunciato da Bellini, riguarda il DNA della precedente Amministrazione, l’UDC in questo caso non ha fatto altro che, come è giusto che fosse, verificare il progetto appaltato e sollevare alcuni dubbi e alcune carenze progettuali all’interno della propria maggioranza, senza decidere né imporre nulla agli altri, non “muti” come afferma ancora Bellini, ma accorti e propositivi al punto tale da rivedere da subito la progettata recinzione del parco, proponendo una nuova tipologia più consona all’opera pubblica in questione.
Questo iter, intrapreso dalle forze di maggioranza, non necessita, così come altri progetti appaltati e di futuro appalto, di un formale passaggio in Commissione e Consiglio Comunale.
Immaginiamo solo per un attimo, quale appesantimento amministrativo dovrebbero sopportare le Commissioni preposte e il Consiglio Comunale, se le opere di prossima realizzazione in tema di lavori pubblici, per ogni variante richiesta dall’Amministrazione in carica, redatte dalla pertinente Direzione Lavori, dovessero essere oggetto di un iter come paventato dal Consigliere Bellini.
Circa la domanda di accesso agli atti, presentata dalla Consigliera/Capogruppo M5S, Maria Grazia Cioffi, non si può che esprimere un sentimento di soddisfazione in quanto attendiamo da lei, ad accesso avvenuto, che ci conforti mostrandoci “le progettazioni esecutive, forse all’UDC sfuggite” ed inoltre, sempre ad accesso avvenuto, spieghi come mai all’epoca dell’approvazione del progetto, poi appaltato, lei membro di maggioranza, in questo caso muta, non ha proposto ciò che propone oggi, in maniera priva di senso e cioè la realizzazione di una “recinzione arborea sufficientemente alta e profonda” che a parere di ogni persona normale, impedirebbe la vista dei giardinetti e non ne garantirebbe realmente al loro sicurezza, garanzia che invece verrà fornita in maniera totale dalla recinzione proposta.
Siamo inoltre contenti che la Dottoressa Ciolfi si dissoci fermamente dalla proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale. Questo suo dissociarsi dimostra una volta di più la pretestuosità delle sue critiche, in totale contrasto con il reale interesse della collettività che non vuole assolutamente vedere vandalizzato a tempo di record, l’opera di restyling del Parco “Falcone e Borsellino”, in mancanza di una adeguata opera di recinzione.
Latina, al pari di tantissime altre città italiane, come purtroppo ci stiamo rendendo sempre più conto, non è immune dal problema del vagabondaggio e dei senzatetto, se quindi si vuole evitare che il parco, una volta restituito alla città ed ai suoi abitanti, non diventi la loro nuova dimora, va protetto, così come andrà protetto nelle ore notturne da vandali, malintenzionati di varia natura e babygang. Tutte le altre misure proposte da Maria Grazia Cioffi, come il potenziamento dell’organico delle forze dell’ordine e l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, sono già al vaglio di questa Amministrazione. Per finire la Consigliera Cioffi, forse tratta in inganno da affermazioni precedentemente rilasciate da altri (…recinzione ottocentesca!!!…) ha ritenuto doversi esprimere in termini stilistici definendo la soluzione nuova recinzione, come “soluzione medioevale”: definizione completamente errata rivolta a un’opera che prende spunto da recinzioni di più siti importanti nazionali e non solo, pensata e realizzata non nel Medioevo, bensì negli anni ’50 / ’60.
Per quanto ci riguarda, l’intento non è mai stato di “alimentare aberranti sentimenti nostalgici” ma anzi, ci siamo sempre mossi con sentimenti volti a ricondurre Latina al giusto decoro in primis, totalmente disperso negli anni dell’Amministrazione Coletta e porre le basi per un rilancio della città, sia sotto il profilo economico che quello culturale.
Il Parco “Falcone e Borsellino” è un’area importante della città , sia dal punto di vista urbanistico – architettonico che storico – paesaggistico e sin dagli anni ’70 un parco recintato, quindi è normale in fase di restyling prevedere una nuova recinzione, come peraltro presente nel progetto iniziale che al netto di diverse interpretazioni stilistiche puramente soggettive, troviamo sia stata giusta sensibilità dall’Amministrazione Comunale quella di coniugare una proposta progettuale di nuova recinzione con la sua funzionalità di salvaguardia e tutela dell’area.
In aggiunta non crediamo ci possa essere sbigottimento alcuno per il fatto che il parco oggi venga recintato, ritenendo improprio il paragone con aree verdi più piccole e moderne quale quella di Parco San Marco “inclusiva e accessibile senza recinzioni acuminate, aperta 24 ore su 24 e 7 giorni su 7”, al Parco storico di Latina, Parco “Falcone e Borsellino”.
L’UDC, concludendo, si augura che abbia fine questa sterile polemica su una prospettata variante alla appaltata recinzione, variante condivisa totalmente, anzi auspica una rapida realizzazione della recinzione costituita da un basamento a terra (già presente nella recinzione anni ’70,) completata da sovrastante opera in ferro, come da campione installato presso il parco stesso, realizzazione che garantirebbe alla cittadinanza tutta, un’opera finita di solidità ed altezza tale da scoraggiare chiunque volesse accedere al parco pubblico in orari non soggetti a controlli, al fine di evitare il ripetersi di tutti quegli atteggiamenti che negli anni passati hanno determinato il vero degrado di questo polmone di verde al servizio di giovani, meno giovani e bambini”.
Così, in una nota, il partito dell’Udc di Latina.