I Carabinieri della Compagnia di Frosinone sottopongono a fermo un trentasettenne italiano per rapina
Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Frosinone hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei confronti di un trentaseienne italiano gravemente indiziato di aver compiuto una rapina poco prima al confine del territorio tra Amaseno e Prossedi.
Erano circa le 15:30 di ieri, quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Terracina è giunta una chiamata da parte di una giovane donna, che ha richiesto soccorso dopo essere stata rapinata della sua autovettura Alfa Romeo Mito, sulla strada provinciale Guglietta Vallecorsa, nel comune di Prossedi, al limite del territorio con Amaseno.
La donna ha raccontato di essere stata dapprima inseguita, poi superata ed infine costretta a fermarsi da un uomo a bordo di una Fiat Panda. Sceso dal veicolo, il soggetto si è avvicinato alla giovane donna, l’ha spinta fuori dalla macchina e si è impossessato del suo veicolo, fuggendo a tutta corsa e lasciando sul posto la Fiat Panda, che è risultata oggetto di furto, denunciato nei giorni scorsi a Ferentino. Durante la sua richiesta di soccorso, la donna è riuscita a fornire al telefono una descrizione sommaria del rapinatore, utile ad indirizzare le attività di ricerca, effettuate in coordinamento tra loro dai Carabinieri della Compagnia di Terracina e di Frosinone.
Dopo circa un’ora di continue ricerche, i militari della Sezione Radiomobile del NOR di Frosinone, supportati dalle Stazioni di Ceccano e Giuliano di Roma e da un’aliquota in abiti civili della Sezione Operativa, sono riusciti a scovare l’uomo sulla via Monte Lepini di Frosinone, mentre era ancora a bordo dell’Alfa Romeo Mito sottratta alla giovane donna. I militari dell’Arma lo hanno pertanto accompagnato in caserma e, fatte le opportune verifiche, lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto al carcere di Frosinone, ove oggi festeggerà il suo compleanno in attesa dell’udienza di convalida.
Intanto proseguono le attività di indagine dei militari dell’Arma, che hanno restituito l’autovettura Fiat Mito alla legittima proprietaria e stanno verificando se si sia reso autore di analoghi episodi nei giorni scorsi nel comune capoluogo e nei territori limitrofi.
È obbligo rilevare che l’indagato, destinatario della misura cautelare, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudizio, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascrittogli.