RAPINA LA TABACCHERIA INDOSSANDO LA FELPA DELLA “CASA DI CARTA”: CONDANNATO IL BANDITO

Rapina alla tabaccheria “Davi” di Aprilia: condannato il bandito riconosciuto dalla felpa raffigurante la nota serie televisiva “Casa di carta”

Si era introdotto nella tabaccheria di Via Foscolo ad Aprilia e, con la minaccia di un coltello, aveva portato via diversi Gratta e Vinci e soldi contanti. In tutto, un bottino da 7,450 euro.

Il malfattore si era presentato col volto coperto e, brandendo un coltello, aveva minacciato due dipendenti della tabaccheria per farsi consegnare i soldi della cassa e i biglietti del Gratta e Vinci. Dopo aver ottenuto ciò che chiedeva, l’uomo era fuggito via facendo perdere le sue tracce.

A intervenire i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia che avevano immediatamente cominciato a indagare sull’ennesimo episodio di violenza accaduto nella città del nord pontino. Al vaglio dei militari dell’Arma, le telecamere di video-sorveglianza dell’attività commerciale.

Oggi, 26 giugno, il 35enne rumeno Alexandru Gregorian Pohirib, difeso dall’avvocato Adriana Anzeloni, è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, col rito abbreviato, alla pena di 5 anni e 8 mesi di relcusione. Il pubblico ministero Valentina Giammaria aveva chiesto per lui la pena di 5 anni e 10 mesi.

Il 35enne era stato arrestato pochi giorni dopo la rapina dai Carabineri che avevano riconosciuto la giacca e la felpa che indossava identiche per colore, modello e disegni a quelle indossate da uno dei tre rapinatori. L’azione criminale, infatti, era stata commessa dal 35enne insieme ad altri due complici.

Il problema per l’imputato è che si era trovato a indossare la stessa felpa con tanto di logo della “Casa di Carta” che aveva messo il 5 febbraio 2024 per compiere la rapina nella tabaccheria. I suoi tratti erano stati riconosciuti grazie alle immagini della video sorveglianza. Per lui l’immagine stilizzata della famosa serie televisiva è stata decisiva, suo malgrado.

Articolo precedente

TEMPIO DI GIOVE, IL CASO DEL BANDO. UILTUCS: “COSTRUITO SU MISURA”

Articolo successivo

CASTELFORTE, ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI PD: SCELTI I DELEGATI PROVINCIALI

Ultime da Giudiziaria