RAPINA E FURTO A LATINA: IN ARRESTO IL 22ENNE RIMESSO IN LIBERTÀ IL GIORNO PRIMA

Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un decreto di fermo nei confronti di un soggetto nato in Gambia, Badio Elhadji (22 anni), ed in Italia senza fissa dimora, gravemente indiziato del delitto di rapina in danno di una donna, oltre che di un furto all’interno di un supermercato del capoluogo.

Il provvedimento coercitivo emesso dal Sostituto Procuratore di Latina, Martina Taglione, costituisce l’epilogo di una rapida quanto efficace indagine condotta dalla Squadra Mobile sulla base della dettagliata denuncia resa dalla donna aggredita presso il Palazzo Pegasol (leggi approfondimento al link di seguito).

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E pensare che il 22enne Elhadji era comparso davanti al giudice monocratico perché arrestato il giorno prima. Giudicato col rito direttissimo per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, il 22enne si era avvalso della facoltà di non rispondere ed era stato rimesso in libertà in attesa del processo che si celebrerà a marzo 2024.

Proprio sulla scorta delle dichiarazioni rese in sede di denuncia dalla donna aggredita, la Squadra Mobile ha avviato l’attività della polizia che ha permesso di raccogliere inequivocabili elementi di colpevolezza nei confronti dello straniero; la ricostruzione dei fatti ha accertato come il 22enne, lo scorso 4 settembre, avesse seguito la vittima all’interno di un condominio e, dopo averla immobilizzata, le avesse strappato la borsa per poi darsi alla fuga.

Lo stesso individuo, circa due ore dopo, ha commesso un furto di generi alimentari in un supermercato cittadino, facendo nuovamente perdere le sue tracce, sin quando, nella tarda serata dello stesso giorno, fermato da una Volante, è stato accompagnato in Questura per rispondere di resistenza a pubblico ufficiale commesso proprio nei confronti dei poliziotti della Volante.

Dopo l’avvenuto riconoscimento dello stesso da parte della vittima della rapina del 4 settembre scorso, è stata redatta una minuziosa e dettagliata informativa di reato che ha indotto l’autorità giudiziaria ad emettere il provvedimento coercitivo.

Al termine degli atti di rito, lo straniero è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina.

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