Rapina alla sala slot del Piccarello: arrestato dai Carabinieri di Latina l’autore del colpo messo a segno lo scorso 20 marzo
La guardia giurata Corrado Ballatore, l’uomo accusato di rapina aggravata per aver messo a segno il colpo da 50mila euro presso la sala slot del Piccarello, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone.
All’esito dell’interrogatorio, all’uomo, difeso dall’avvocato Nava, è stato convalidato la misura cautelare e confermato il carcere.
Sono i Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Latina, lo scorso 17 maggio, ad aver dato dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 30enne di Latina, Corrado Ballatore. L’uomo è accusato di aver rapinato la Sala Slot Piccarello nella notte dello scorso 20 marzo. A coordinare le indagini dei militari dell’Arma il sostituto procuratore di Latina Giuseppe Miliano.
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I Carabinieri hanno raccolto molteplici elementi a carico di Ballatore e ricostruito l’intera vicenda. Quella stessa sera, infatti, il 30enne, che di mestiere fa la guardia giurata, prestava i suoi servizi, tra le altre, anche alla Sala Slot rapinata. Il giovane, dopo aver assistito alle operazioni di svuotamento delle cassette delle macchine del locale, svestiti i panni di guardia giurata, avrebbe “indossato” quelli di rapinatore, per appropriarsi, minacciando con una pistola l’addetto alla sala, della somma di 50.000 euro circa.
Ad incastrare il 30enne sarebbero diversi elementi: il malfunzionamento di uno dei fanali posteriori dell’autovettura utilizzata dal rapinatore, che risultava avere lo stesso problema dell’autovettura della guardia giurata e l’impugnare l’arma con la mano sinistra.
L’elemento principe dell’accusa, però, è sicuramente il cellulare della guardia giurata, trovato, all’esito di un attento sopralluogo fatto dagli stessi militari, sulla via di fuga del rapinatore. L’analisi delle telecamere di sorveglianza della sala slot e della videosorveglianza comunale hanno permesso infatti di confrontare i movimenti del rapinatore con quelli della guardia giurata che, durante tutti i controlli “in uniforme”, ha sempre preso strade diverse da quelle del rapinatore, motivo per cui, dopo aver acquisito tutti questi elementi, il Giudice per le Indagini Preliminari non ha che potuto che concordare sulle risultanze investigative dei militari dell’Arma e della Procura, emettendo l’odierna ordinanza di custodia in carcere.
All’esito delle formalità di rito, a Ballatore è stata sequestrata l’arma utilizzata tanto per il lavoro quanto per la rapina della quale è accusato. Per di più, all’attenzione della Procura, sarebbero finiti anche altri due episodi in cui il 30enne, nelle vesti di guardia giurata, ha subito due rapine. L’ultimo di questi pochi mesi fa, a febbraio, quando il giovane era guardia giurata nel supermercato Orvel in Via San Carlo da Sezze e si è verificata una rapina nel trasferimento degli incassi da portare in banca: rubati 30mila euro, per un episodio su cui sta lavorando la Polizia di Stato.