RAGAZZINA DI 11 ANNI ABUSATA SESSUALMENTE DALLO ZIO: LA VITTIMA HA TESTIMONIATO IN TRIBUNALE

Palpeggiata dallo zio in diverse occasioni: un anno da incubo per una adolescente pontina che oggi ha testimoniato quanto ha vissuto

Si è svolto dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, l’incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza della giovane vittima di 11 anni. La ragazzina, secondo quanto ricostruito dalle indagini del sostituto procuratore di Latina, Marina Marra, avrebbe subito più volte, nel corso di un anno – dal 2023 fino al giugno 2024 -, abusi sessuali perpetrati dalla zio indagato per violenza sessuale aggravata dalla giovane età della persona offesa.

L’uomo, 60 anni, assistito dall’avvocato Antonio Nerone, avrebbe palpeggiato nelle parti intime, in più occasioni, la nipote, sia a casa dei genitori, che nella sua abitazione, a Latina, attirandola a sé quando si trovavano da soli.

Dopo numerosi episodi, è stata la ragazzina a raccontare tutto alla madre. Dopodiché, è scattata la denuncia presso la Questura di Latina, con l’avvio delle indagini.

Oggi, 12 novembre, a porte chiuse, la bambina ha raccontato al Gip Cario quanto successo, ricostruendo lucidamente gli episodi di cui è stata vittima. A supportare la vittima non un consulente nominato dal giudice, bensì la stessa madre indicata dal medesimo magistrato. Una possibilità fornita dal codice di procedura penale. La vittima, assistita dall’avvocato del Foro di Latina, Pasquale Lattari, non ha tentennato e ha descritto quanto succedeva in quei momenti. Le indagini proseguono. Prossimo step: il probabile avviso di conclusione a carico dell’indagato.

“Tale scelta procedurale  è particolarmente confortante e tranquillizzante per il minore che –  dovendo rivivere ricordi traumatici vittimizzanti –  vede ridursi ed attenuarsi gli effetti  della vittimizzazione secondaria“, spiegano in una nota lo stesso avvocato Lattari e il Garante infanzia ed adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, che ha dato supporto alla giovane vittima.

“I genitori della bambina – ricevute le rivelazione dei fatti da parte della figlia – si erano rivolti al Centro Antiviolenza per minorenni e adolescenti vittime di reato della Regione Lazio sede di Latina che li aveva ascoltati, accolti ed orientati alla denuncia. Mentre il procedmento farà il suo corso – continua Sansoni – i verbali dell’audizione saranno trasmessi in Procura  stante l’oggetto dell’audizione relativi alle contestazioni (reiterazione di  toccamenti delle parti intime)  – per  procedere con la richiesta di rinvio a giudizio, per i genitori è stato predisposto il servizio di psicoterapia da parte degli operatori del centro antiviolenza in essere presso il consultorio Crescere Insieme della Diocesi di Latina“.

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