“RADURE”, GLI SPAZI CULTURALI LUNGO LA VIA FRANCIGENA

“Radure – Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud” si conferma come proposta culturale d’eccellenza per promuovere il territorio e rilanciarne l’immagine, attraverso la commistione tra le arti dello spettacolo dal vivo, le identità dei luoghi e la partecipazione attiva delle realtà operanti in questi splendidi Comuni. Dal 28 giugno all’11 agosto 2024, un ricco calendario di appuntamenti a cura dei Comuni di Priverno (capofila), Sermoneta, Norma, Carpineto Romano, Roccagorga, Segni, Maenza e Cori segnerà i luoghi della cultura attraversati dal cammino spirituale della Via Francigena del Sud.

Il programma dell’edizione 2024 sarà dedicato all’Opera lirica, nel centenario della morte di Puccini. Un repertorio per esplorare le connessioni tra le eroine pucciniane, i complessi sentimenti umani e il rapporto con la natura nel contesto di un festival dedicato allo sviluppo sostenibile e alla consapevolezza comunitaria. Come di consueto, ampio spazio anche alle compagnie locali, con performance dedicate alla tematica dell’esplorazione dei sentimenti umani ed al connubio uomo-natura.

Sedici spettacoli in altrettanti luoghi della cultura.

Si inizia a Priverno, venerdì 28 giugno alle ore 21.00 al Parco Archeologico Privernum con la prima data dedicata all’Opera lirica: “Tosca – Floria, il canto intriso di natura e il coraggio femminile”. La soprano Renata Campanella, accompagnata dal pianista e narratore Stefano Giaroli, ci regalerà una serata dedicata alla diva pucciniana di umilissime origini, all sua sensibilità, generosità e spiritualità.

Il giorno successivo, sabato 29 giugno, la rassegna si sposta a Sermoneta, nella meravigliosa cornice del Belvedere dove, alle ore 21.00 andrà in scena “La fanciulla del west – Minnie, il perdono”. Una serata dedicata all’esotica opera pucciniana dove svetta la figura di Minnie, capace di essere sé stessa in un contesto totalmente maschile. Attraverso il canto della soprano Marika Padafino, la musica della pianista Kozeta Prifti e le parole di Andrea Tarantino scopriremo la bellezza di queste pagine.

Domenica 30 giugno alle ore 18.30, sempre a Sermoneta, all’ombra della Loggia dei Mercanti, la “Compagnia Le Colonne” porterà in scena lo spettacolo “Diecigiugnoventiquattro” di Giancarlo Loffarelli, con Marina Eianti, Luigia Ricci, Giancarlo Loffarelli, Emiliano Campoli e Marco Zaccarelli. Ambientato a Roma nel 1924, il dramma mette in scena gli ultimi giorni della vita di Giacomo Matteotti, ricostruendo il suo percorso politico e le motivazioni del rapimento e della sua uccisione. Tutto è raccontato dal punto di vista della domestica di casa Matteotti, Anna, una donna del popolo che rappresenta un vero e proprio “personaggio-coro”.

Sempre domenica 30 giugno alle ore 18.30, a Priverno, presso l’Infermeria dell’Abbazia di Fossanova, la “Corale Polifonica Città di Pontinia e Teen..Canto”, diretta dal M° Roberta Cappuccini, eseguirà il concerto “Voci per l’anima”. Voci che raccontano storie attraverso un percorso musicale intenso, ricco di emozioni, armonia ed estasi.

La successiva data del Festival sabato 6 luglio alle ore 18.30 a Norma, nello straordinario contesto del Parco Archeologico Antica Norba. La soprano Tiziana Caruso, accompagnata dalla pianista Kozeta Prifti e dalla voce narrante di Andrea Tarantino, si esibirà nella “Turandot – la principessa di gelo, il riscatto della donna”. Un evento dedicato al celebre e incompiuto ultimo capolavoro pucciniano, alla scoperta dei molti lati nascosti dell’inafferrabile principessa.

Sabato 13 luglio alle ore 21.00 ci spostiamo a Carpineto Romano, presso il Chiostro di San Pietro Apostolo, alla scoperta del secondo e celebre personaggio femminile dell’ultima opera di Puccini. Sul palco la soprano Renata Campanella, accompagnata dal pianista e narratore Stefano Giaroli con “Turandot – Liù, l’amore assoluto”.

Il giorno successivo, domenica 14 luglio alle ore 21.00, sempre a Carpineto Romano, in Piazza Cardinal G. Pecci, l’ensemble “Coro InCantu” si esibirà con la performance “ Per Sora nostra Madre Terra”. Un racconto corale sul legame inscindibile fra l’umanità e la matrice viva e nutriente della natura, della madre terra su cui vive e cresce, e a cui torna al termine della sua vita. Una madre terra saggia e sapiente, ma anche distruttiva se sfidata dall’uomo che supera i propri limiti nel tentativo di addomesticarla e assoggettarla ai propri desideri.

Sabato 20 luglio il Festival torna a Norma dove, alle ore 18.30, la Chiesa di San Rocco ospiterà lo spettacolo teatrale “Il Piccolo Principe” – tratto dal racconto di Antoine de Saint Exupéry – a cura di Matutateatro, di e con Julia Borretti e Titta Ceccano. Antoine de Saint Exupéry era un aviatore e un umanista: adorava volare e si interessava agli uomini. Qualche mese dopo l’apparizione del suo capolavoro scomparve in aereo sul Mar Mediterraneo. Il suo corpo non fu mai trovato, come curiosamente accade a quello del giovane protagonista della sua storia. Un’analogia, questa, che non può non rimandare al significato profondo del romanzo. Chi è infatti il piccolo principe, il bambino che all’improvviso nel deserto, si presenta al narratore-aviatore, costringendolo a rivedere le priorità del suo agire, se non l’altra parte di Saint-Exupéry e per esteso l’altra parte di noi tutti? Quella della nostra infanzia che se non siamo bravi e fortunati rischiamo di dimenticare, come di solito accade ai grandi.

Lo stesso giorno, sabato 20 luglio, alle ore 21.00, a Roccagorga, in Piazza VI Gennaio, torna in scena l’Opera lirica. La soprano Renata Campanella, accompagnata dal pianista e narratore Stefano Giaroli, canterà “La Bohéme – Mimì, la primavera simbolo di vita”, l’Opera forse più popolare di Puccini, dove la fioraia Mimì si rivela come eterno canto della vita. Attraverso il canto, la musica e le parole, scopriremo le molte sfaccettature di questa eroina immortale.

Il weekend si concluderà sempre a Roccagorga, domenica 21 luglio alle ore 18.30 presso il Teatro Comunale con la performance della compagnia “GKO Company” che porterà in scena “Saligia – I 7 Peccati Capitali”. Sul palco Rosa Melicchio e Mirko Perfili – concept e coreografie di Vincenzo Persi – con uno spettacolo che intreccia danza e teatro in un viaggio attraverso i sette peccati capitali. Tre personaggi, inizialmente puri, scoprono se stessi e il loro corpo innescando la superbia, il primo dei peccati, segnando così l’inizio di un percorso tortuoso attraverso i restanti peccati. Ogni peccato viene vissuto e rappresentato con la danza e con il teatro in una spirale discendente, rivelando le complessità e le tentazioni insite nella natura umana.

Domenica 28 luglio alle ore 21.00 a Segni, nella suggestiva location della Cisterna Romana, l’Opera che ha rivelato al mondo il genio assoluto di Giacomo Puccini: “Manon Lescaut – Manon, fuga dalle convenzioni”. La soprano Renata Campanella, accompagnata dal pianista e narratore Stefano Giaroli, canterà la profondità di Manon, controversa figura femminile.

La settimana successiva, tre appuntamenti. Si comincia venerdì 2 agosto alle ore 18.30 a Segni, presso la Chiesa di San Pietro. La “Compagnia Bamboo” porterà in scena lo spettacolo teatrale “Le maree della maga Circe”, con Giusy Bua, Andrea Santucci e Alessandro Santucci. Il pubblico verrà trasportato nell’antico mondo di Omero dove la maga Circe, Ulisse e Euriloco rivivono l’epica permanenza sul promontorio del Circeo. Uno spettacolo che esplora i temi dell’amore, della natura, del potere e della libertà. Un intreccio tra mito e realtà, tra passato e presente.

Sabato 3 agosto, alle ore 21.00 a Maenza, nella piazza antistante lo splendido Castello Baronale, la soprano Tiziana Caruso, accompagnata dalla pianista Kozeta Prifti e dalla voce narrante di Andrea Tarantino, canterà “Madama Butterfly – Cio-Cio-San, l’amore estremo e la critica sociale”. L’Opera cattura con la vicenda di questa piccola e giovanissima donna ed eroina, che si rivela immensa nella sua fede estrema nell’amore, implicitamente stigmatizzando le contraddizioni della società in cui vive.

Domenica 4 agosto alle ore 18.30 a Maenza, la Loggia dei Mercanti accoglierà lo spettacolo teatrale “Terramadre” a cura della “Compagnia Nardinocchi/Matcovich”, di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich.
“Terramadre” è un viaggio intrapreso dagli autori, fisico e teatrale, durato un anno, per ridefinire il loro rapporto con la natura attraverso l’osservazione oggettiva dei territori attraversati, l’incontro con persone che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura e la scrittura di diari intimi e autobiografici.

Sabato 10 agosto alle ore 18.30 a Cori, presso il Chiostro di Sant’Oliva, l’ultima delle rappresentazioni dedicate all’Opera lirica: “Suor Angelica – Un raggio di sole in clausura” con la soprano Renata Campanella accompagnata dal pianoforte e dalla voce narrante di Stefano Giaroli. Appartenente al celebre “Trittico Pucciniano”, suor Angelica narra la tragedia di una giovane madre vittima di un crudele destino. L’amore materno però vince su tutto. Attraverso il canto, la musica e le parole, conosceremo meglio questa donna per poi amarla in eterno.

La sesta edizione di “Radure” si concluderà domenica 11 agosto alle ore 18.30, a Cori, nella splendida cornice del Tempio d’Ercole, di nuovo in scena lo spettacolo teatrale “Terramadre” della “Compagnia Nardinocchi/Matcovich”, di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich.

“Radure”, primo festival di valorizzazione del patrimonio culturale del sistema territoriale dei Monti Lepini, si sviluppa grazie al contributo della Regione Lazio e nell’ambito del progetto integrato “Invasioni Creative” di ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, in collaborazione con la Compagnia dei Lepini. Ideato da ATCL nel 2016 e sperimentato nell’area dei Castelli Romani nel 2016/2017, “Invasioni Creative” mira a sviluppare strategie di progettazione partecipata, che consentano alle pratiche artistiche di essere parte integrante del processo di sviluppo attraverso la creazione ed il consolidamento di comunità di pratica territoriali, potenziate anche attraverso i programmi di formazione per adulti, che ATCL ha attivato negli anni in seno alle collaborazioni internazionali con cui collabora nell’ambito dei programmi Erasmus+.

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