All’alba di quest’oggi, 4 agosto, la Squadra Mobile della Questura di Roma, insieme a personale del Commissariato di Polizia di Anzio, al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, ha dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia degli arresti domiciliari, fra cui due riguardanti due appartenenti alla Polizia di Stato in servizio al Commissariato di Anzio e Nettuno
Le indagini sono scaturite nel 2019, da un atto intimidatorio di natura incendiaria contro lo stabilimento balneare “Il Tritone” di Lavinio.
La struttura, già oggetto di sequestro e confisca da parte dello Stato, è stata annualmente affidato in gestione a privati dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati per l’esercizio della stagione estiva. L’atto intimidatorio era proprio finalizzato a impaurire e scoraggiare eventuali partecipanti all’asta quali gestori della struttura balneare per la stagione estiva 2019; difatti l’incendio dello stabilimento ha provocato l’allontanamento dei pretendenti consentendo a una sola persona, peraltro unica partecipante, di avere in affitto la struttura.
Le indagini hanno consentito di risalire all’esecutore materiale del fatto (Roberto Rezzi di 52 anni), al mandante (Nunzio Valente di 64 anni) e alla persona che fraudolentemente si era aggiudicata l’asta (Francesca Porciatti di 47 anni), resisi responsabili in concorso dei reati di turbata libertà degli incanti, danneggiamento seguito da incendio, simulazione di reato e, per il solo mandante, anche per istigazione alla corruzione.
Le stesse indagini hanno portato ad accertare il coinvolgimento anche dei due appartenenti alla Polizia di Stato – Carlo Drusetti e Marisa Ferro entrambi di 47 anni – che, sebbene estranei all’incendio della struttura balneare, sono comunque risultati responsabili a vario titolo dei reati di corruzione e di rivelazione di segreti di Ufficio a favore del mandante e truffa in danno dello Stato.