RACKET DEGLI AUTOLAVAGGI A LATINA: ARRESTATI 2 EGIZIANI. “SE NON PAGHI TI TAGLIAMO LA TESTA”

Please go to your post editor > Post Settings > Post Formats tab below your editor to enter video URL.

Latina, racket degli autolavaggi. Arrestati dalla Squadra Mobile due egiziani per gli incendi all’autolavaggio di Via Cavata

La Polizia di Stato di Latina – si legge in un comunicato della Questura di Latina – ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, arrestando due cittadini egiziani gravemente indiziati dei reati di incendio, tentata estorsione aggravata e turbata libertà dell’industria. Si tratta del 43enne Elsayed Wagih Mostafa, ritenuto il mandante degli atti incendiari, e del 22enne Ahmed Ibrahim Elabid, già noto alle Forze dell’Ordine come componente di una banda dedita allo spaccio e alle rapine/estorsioni nei contro gli studenti di passaggio alle Autolinee del capoluogo.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Valentina Giammaria, sono state svolte dalla locale Squadra Mobile e hanno avuto origine dall’episodio incendiario, avvenuto la sera del 20 maggio 2019, presso un autolavaggio in centro a Latina, in Via Cavata.

Le risultanze investigative hanno consentito di stabilire sin da subito che l’incendio era il seguito di un analogo episodio avvenuto a settembre del 2017 ai danni dello stesso impianto il quale – anche a giugno del 2019 – andrà a fuoco in maniera dolosa.

In precedenza, ignoti avevano anche danneggiato prima e trafugato poi le telecamere private di videosorveglianza, che erano state installate dal titolare proprio per evitare l’escalation delittuosa.

Il gestore dell’autolavaggio denunciò alla Polizia che alcuni mesi prima aveva subìto un tentativo di estorsione ad opera di alcune persone, allo stato rimaste ignote, le quali presentatesi a nome di uno degli odierni indagati, lo minacciarono di morte qualora non avesse acconsentito a versare 300 euro a settimana.

Stessa minaccia gli era stata fatta anche dopo l’attentato del settembre 2017, allorquando si presentò un’altra persona, la quale lo minacciò con testuali parole: …se non paghi 300 euro a settimana …ti incendiamo il lavaggio un’altra volta e ti tagliamo la testa… non ti facciamo più lavorare…

In proposito, mirati approfondimenti investigativi hanno permesso di chiarire che uno degli odierni arrestati – ossia il complice – era l’esecutore materiale dell’incendio compiuto nel 2017.

Le indagini, anche di natura tecnica (intercettazioni ambientali e telefoniche), hanno fatto emergere la chiara volontà di uno degli odierni arrestati di gestire diversi autolavaggi cittadini, anche a costo di commettere gravi reati per sottrarli ai concorrenti, risultando quindi essere il mandante degli atti incendiari.

Articolo precedente

GIORNATA DELLA DONNA: SABAUDIA OMAGGIA MARIA PLOZNER MENTIL

Articolo successivo

COVID: 78 CASI E UN DECESSO NELLA PROVINCIA DI LATINA

Ultime da Cronaca