Arrestato con quasi un chilo di droga a Santi Cosma e Damiano: disposti gli arresti domiciliari per Decoroso Antinozzi
Condannato a 9 anni per spaccio di droga nel processo derivante dalla maxi inchiesta “Anni 2000” e rinviato a giudizio per l’altra imponente inchiesta anti-droga denominata “Anargiri 2”, Decoroso Antinozzi, figlio del boss, Antonio Antinozzi detto Trippetta, è stato di nuovo arrestato dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Formia.
L’arresto è avvenuto giovedì 11 dicembre a Santi Cosma e Damiano, quando i militari dell’Arma hanno trovato in un casolare a disposizione del 35enne nato a Formia, ma sancosimese come tutta la sua famiglia. All’interno della struttura, i Carabinieri hanno trovato 900 grammi di hashish, 60 grammi di cocaina e 5 grammi di marijuana, oltreché a 500 euro in contanti e un bilancino di precisione. Per Antinozzi è scattato l’arresto in carcere.
L’uomo, difeso dall’avvocato Pasquale Santamaria, ha affrontato l’interrogatorio di convalida, al termine del quale il giudice per le indagini preliminare del Tribunale di Cassino, Maria Cristina Sangiovanni ha convalidato l’arresto e diposto un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Una misura più lieve rispetto a quella più afflittiva del carcere
Antinozzi deve rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio non è irrilevante, considerato che il 35enne è inquadrato come facente parte di una famiglia che un tempo era strettamente legata ai Mendico. È probabile che vi saranno sviluppi investigativi per ricostruire la catena dello spaccio che sembra non fermarsi mai nel sud pontino in determinati ambienti, sebbene siano stati già colpiti da arresti, indagini e processi.
