Clan Ciarelli, l’istruttoria del processo si concluderà nella prossima udienza. In autunno è prevista la sentenza
È prevista dopo la pausa dell’estate la sentenza per il processo che vede sul banco degli imputati tra i maggiori esponenti del sodalizio di origine rom. Oggi, 28 giugno, è ascoltato un testimone, Cristian Liuzzi, video collegato dal carcere in cui è detenuto, il quale ha negato di conoscere gli imputati. L’istruttoria del processo finirà alla prossima udienza fissata per il prossimo 10 luglio quando verranno ascoltati come testimoni un giovane gestore di un locale in zona pub, considerato dall’accusa vittima di estorsione da parte di Roberto Ciarelli, e Marzo Zuppardo, il fratello del collaboratore di giustizia, Maurizio Zuppardo.
L’udienza odierna ha visto anche le dichiarazioni spontanee rese da Pasquale Ciarelli e la fine del contro-esame dell’imputato Matteo Ciaravino. Entrambi respingono ogni accusa a loro carico.
Il processo, come noto, è scaturito dall’operazione denominata “Purosangue” in cui si contestano reati aggravati dal metodo mafioso ai principali componenti del clan di origine rom Ciarelli. L’indagine è stata finalizzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e dalla Squadra Mobile di Latina, portando ad arrestare i vertici della famiglia a giugno 2022. In settimana, peraltro, è arrivato l’esito dell’Appello per coloro che avevano chiesto il rito abbreviato, con l’esclusione per alcuni capi d’imputazione dell’aggravante mafiosa.
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