Anno scolastico alle porte, ecco la novità dell’obbligatorietà dello psicologo nelle scuole. Pina Cochi, dirigente scolastica e consigliere comunale: “Una figura fondamentale per gestire i disagi e le fragilità dei giovani, in una sinergia tra insegnanti e famiglie”
“A breve partirà il nuovo anno scolastico, ma questo come testimoniano i recenti fatti di cronaca deve essere l’anno dell’ascolto e degli interventi tempestivi.
L’idea come dirigente scolastica e consigliere comunale è di raccordare il mondo scolastico con le iniziative sperimentali che prendono impulso dal Ministero dell’istruzione, istituendo obbligatoriamente la figura dello psicologo all’interno di ogni istituto.
I recenti accadimenti nella nostra città ci invitano a una riflessione profonda sul mondo degli adolescenti, sulle loro paure, aspettative e possibilità di crescita. L’obiettivo non è concentrarsi soltanto sulle angherie del bullismo che colpiscono i soggetti più deboli ma puntare sul colmare i vuoti delle fragilità che si impadroniscono dei ragazzi. Superare la barriera della diffidenza tra generazioni diventa così un obbligo.
Non possiamo più ignorare il disagio che attraversa il mondo giovanile. La scuola può avere un ruolo di aiuto e di sostegno, ma è necessario e fondamentale il ruolo delle famiglie e la loro apertura a collaborare seriamente e lealmente con la scuola, che può e ma non deve essere solo il luogo della didattica, ma altresì uno spazio in cui ci si prende cura delle emozioni, delle fragilità, dei silenzi che pesano più delle parole.
I ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati. Di sentirsi visti. Di trovare adulti competenti, presenti e capaci di accogliere anche ciò che non viene detto. Per questo l’iniziativa di dotare ogni scuola di uno psicologo non è un “di più”, è un investimento concreto nella prevenzione, nella salute mentale, un contributo alla crescita sana e consapevole delle nuove generazioni. Serve una comunità educante che lavori insieme: scuola, famiglie, servizi, territorio.
Quest’anno potrebbe rappresentare un passo importante per il benessere psicologico nelle scuole: grazie ai fondi stanziati e alla sperimentazione annunciata, lo psicologo scolastico potrebbe finalmente diventare una presenza stabile e accessibile. Perché a scuola non si impara solo matematica o storia: si impara a stare al mondo soprattutto quando c’è un sano rapporto tra scuola e famiglia il cui ruolo è sempre e comunque il livello essenziale di ascolto. E per farlo bene, serve anche uno spazio sicuro dove poter parlare, essere ascoltati, essere aiutati. Quindi ecco che partiranno anche una serie di iniziative da mettere in atto con incontri calendarizzati che coinvolgono i ragazzi e le famiglie, e poi sia ragazzi che genitori. Auguriamoci che questa sia la direzione giusta, e che presto ogni scuola possa contare su questa figura preziosa”.
Così, in una nota, Pina Cochi, consigliere comunale Lega al Comune di Latina.