PSICOLOGO DI BASE, SUPERATE LE 10MILA FIRME: “UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ”

La proposta di legge di iniziativa popolare promossa da Sara Battisti supera la soglia necessaria per l’esame in Consiglio regionale. Dalla provincia di Latina un contributo importante alla raccolta

È stato superato abbondantemente l’obiettivo delle 10mila firme necessarie per la presentazione al Consiglio regionale del Lazio della proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione dello psicologo di base nelle Asl, promossa dalla consigliera regionale del Partito democratico Sara Battisti. La consegna formale delle firme è avvenuta questa mattina presso la Sala Etruschi del Consiglio Regionale del Lazio.

Un traguardo importante, reso possibile grazie all’impegno di tutto il PD del Lazio e del centrosinistra, che hanno sostenuto e accompagnato la campagna per mesi, a partire dalle Feste dell’Unità e dai banchetti organizzati sul territorio.

«Un risultato che ci riempie d’orgoglio – dichiara il segretario provinciale del PD di Latina, Omar Sarubbo – e che testimonia quanto sia sentita questa battaglia per il diritto alla salute mentale. Ringrazio Sara Battisti, prima firmataria della proposta, tutti i circoli della nostra provincia, le democratiche e i democratici che si sono impegnati con passione nella raccolta firme durante l’estate. È un tema cui teniamo molto, perché tocca la vita di tante persone che ogni giorno convivono con il disagio e non riescono a trovare ascolto né presa in carico, schiacciate da un sistema che spesso le lascia sole». 

«Il contributo della Federazione provinciale PD è stato significativo: 1.300 le firme raccolte, segno di una comunità politica viva e impegnata nel sostegno attivo a chi versa in condizioni di vulnerabilità sociale».

La proposta di legge mira a introdurre la figura dello psicologo delle cure primarie – uno ogni 15mila abitanti – presso i distretti sanitari, in stretta collaborazione con i medici di base, i pediatri e i centri di salute mentale, per offrire sostegno e orientamento gratuito a chi vive un disagio psichico. Un modello già attivo in altre regioni italiane, ma non ancora nel Lazio, dove si stimano oltre 1,5 milioni di persone che soffrono di disturbi psicologici.

«La salute mentale è parte integrante del diritto alla salute sancito dalla Costituzione» aggiunge Sarubbo. «È ingiusto che l’accesso alle cure psicologiche dipenda dalle possibilità economiche. Con questa proposta vogliamo rendere un servizio pubblico universale, capace di prevenire e sostenere, non solo di intervenire nelle emergenze».

Raggiunto l’obiettivo delle firme, ci prepariamo ora alla fase successiva del confronto politico in Consiglio regionale. «Questo è solo il primo passo. Continueremo a promuovere il dibattito – conclude Sarubbo – e a sostenere con forza l’approvazione della legge. È una battaglia di civiltà che riguarda tutti e che può migliorare la vita di migliaia di persone. Auspichiamo che anche il centrodestra, al di là degli schieramenti e appartenenze politiche, vorrà votare favorevolmente».

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