Provincia di Latina: il Presidente Gerardo Stefanelli continua ad assumere e a nutrire il suo staff
Lo staff del Presidente della Provincia continua a ingrossa le fila e stavolta l’assunzione è a favore di un sempreverde della politica pontina.
Le prime nomine di Stefanelli sono iniziate a dicembre quando, una volta eletto in Via Costa, al posto di Enrico Tiero, perdente alle elezioni provinciali di dicembre che ha visto soccombere la coalizione Lega e Fratelli d’Italia, il sindaco di Minturno, vincitore sostenuto da Forza Italia, Partito Democratico, Civiche e Movimento Cinque Stelle, aveva nominato il dottor Mauro Granata in qualità di capo gabinetto.
Due invece le nomine (in realtà due ri-nomine) all’Ufficio di Presidenza-Comunicazione Istituzionale: si trattava della giornalista Elena Ganelli, confermata dopo l’esperienza con i Presidenti Medici e Vulcano, e di Paolo D’Acunto anche lui confermato. Quest’ultimo è figlio dell’attuale consigliere comunale ed ex assessore del Comune di Minturno, Piernicandro D’Acunto e recentemente ha avuto anche un avanzamento con contratto di lavoro a tempo pieno in quanto, così come si leggeva nel decreto presidenziale, “si rende necessario rafforzare l’organico di direzione politico in un momento di particolare complessità, legata non solo al rinnovato ruolo provinciale, ma alle criticità conseguenti all’attuale situazione economico-sociale per via soprattutto del periodo pandemico in atto”.
La scorsa settimana, altre due nomine. Una come istruttore di categoria C a favore della giovane di Pontinia Alessandra Finotti, già nello staff dell’ex Presidente della Provincia Medici, e da sempre nell’area della sinistra pontina: sfiorò la candidatura come consigliere comunale alle amministrative del capoluogo nel 2016, per la lista “La sinistra per i diritti“, poi esclusa in toto per un problema di firme.
L’altra per Marco Tomeo, altra conoscenza della politica pontina, e assunto part time in qualità di istruttore di categoria D.
Ogni nomina, facendo valere l’articolo 90, è da premettere che è assolutamente legittima da parte di Stefanelli ma, ancora una volta, ci si trova a notare come quasi tutti gli uomini scelti abbiano un passato nella politica. Sicura eccezione Ganelli che non risulta aver avuto alcun ruolo o incarico.
Ma il pezzo forte è stato raggiunto con il decreto presidenziale odierno con il quale Stefanelli ha assunto, con articolo 90, come istruttore di categoria D, l’ex Presidente del Partito Democratico pontino, nonché ex consigliere comunale e provinciale, tra DS e PD, Mauro Visari, per inciso primo dei non eletti tra le fila del PD alle ultime elezioni comunali.
Anche Visari avrà un part-time che è iniziato dallo scorso 16 maggio. Come già scritto, va detto che non c’è da prendersela né con Medici allora, né con Stefanelli adesso. Lo strano mostro partorito dalla Legge Delrio, invece di abolire le province, le ha lasciate in vita, togliendo risorse, così da lasciare un Ente i cui organi politici sono scelti nelle segreterie di partito, tra alleanze più o meno dicibili. Tuttavia l’ente provinciale non ha neanche più la capacità economica di ottemperare ai servizi di competenza. Che sono importantissimi peraltro: tra di essi autorizzazioni per impianti di rifiuti, edilizia scolastica, viabilità. O si aboliscono del tutto o lasciarle così diventa complesso anche per la ragione più ovvia: nessuno dei cittadini vota Presidente e consiglieri i quali, giocoforza, non devono rendere conto agli elettori ma a partiti ed equilibri tra di essi.