PROVA A CORROMPERE CON 100 EURO IL CARABINIERE CHE LO AVEVA FERMATO ALLA GUIDA SENZA ASSICURAZIONE

Fermato in auto senza assicurazione, tentato di corrompere un Carabiniere offrendogli i soldi: arrestato a Valmontone

È costata cara l’alzata di ingegno al marocchino Abderazak Ezzahri, 45 anni, residente a Patrica (Frosinone), arrestato lo scorso 3 novembre a Valmontone dopo aver provato a corrompere un militare dell’Arma in servizio presso il N.O.R. della Compagnia dei Carabinieri di Colleferro.

Ezzahri, una volta fermato a bordo della sua Mercedes Viano, a Valmontone, in Via della Pace, non ha esibito l’assicurazione dell’auto obbligatoria per legge e, per tutta risposta, invece di desistere, ha provato a corrompere il Carabiniere con 100 euro. A quel punto sono scattate le manette e la traduzione presso la casa circondariale di Velletri in attesa della convalida dell’arresto davanti al giudice per le indagini preliminari veliterno, Gisberto Muscolo.

L’uomo, assistito dall’avvocato di fiducia Italo Montini, ha scelto di rispondere alle domande del magistrato, ammettendo gli addebiti e spiegando di trovarsi in difficoltà economica, tanto più dovendo mantenere 4 figli, tutti minorenni.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il 45enne marocchino, nel corso del controllo, ha esibito una targa prova della Mercedes priva anch’essa di copertura assicurativa. È in quel momento che i militari hanno comunicato all’uomo che avrebbero proceduto alla sanzione e al sequestro del mezzo. Una eventualità che il 45enne ha tentato di evitare, spiegando ai due Carabinieri che lo avevano fermato delle sue difficili condizioni economiche, dettate anche dalla salute di una dei suoi figli.

Nel momento in cui uno dei due militari procedeva ai controlli via radio, l’altro si è trovato da solo con il marocchino il quale gli ha mostrato due banconote da 50 euro, dicendo: “Prendi, questo è un regalo, ti bastano?“. La frase è stata sufficiente a far scattare il fermo dell’uomo il quale, condotto in caserma, è stato perquisito e con sé aveva oltre 500 euro.

In capo al 45enne, l’accusa di istigazione di corruzione per cui il pubblico ministero ha chiesto il carcere. Dopo l’interrogatorio di convalida avvenuto ieri, 6 novembre, all’uomo è stata concessa, su richiesta dell’avvocato difensore Italo Montini, una misura cautelare più lieve. Il 45enne è stato sottoposto, infatti, agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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