PROTOCOLLO ANTIMAFIA SIGLATO TRA COMUNE E PREFETTURA DI LATINA

Questa mattina il Comune e la Prefettura di Latina hanno sottoscritto un protocollo d’intesa grazie al quale vengono incrementati i controlli per prevenire i tentativi di infiltrazioni mafiose nell’economia del territorio

“Si tratta di un ulteriore elemento di garanzia, direi anche innovativo, – spiega il sindaco Damiano Coletta – che consentirà di rafforzare gli strumenti di prevenzione antimafia, soprattutto alla luce dell’attuale momento storico, segnato dalla ripresa dall’emergenza Covid”.

“Ringrazio il signor prefetto, dott. Maurizio Falco, per questa opportunità. Come sindaco sono onorato e orgoglioso di prendere parte alla costruzione di percorsi di legalità cristallini, che siano in grado di fornire garanzie e certezze per la nostra comunità”.

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L’obiettivo dell’intesa è di rafforzare gli strumenti di prevenzione antimafia soprattutto in un periodo delicato come quello attuale, caratterizzato da possibili infiltrazioni di associazioni criminali nell’economia legale.

Per quanto riguarda gli appalti pubblici e le concessioni di lavori e forniture, il protocollo prevede un abbassamento delle soglie per l’assoggettamento dei contratti all’informazione antimafia. Con riferimento poi ai settori giudicati “sensibili”, come il trasporto di materiali in discarica e il trasporto e lo smaltimento di rifiuti per conto terzi, l’intesa stabilisce poi una specifica disciplina che garantisca la sussistenza del presupposto dell’iscrizione dell’impresa appaltatrice  nella “white list” ai fini del rilascio della documentazione antimafia.

Per i settori dell’edilizia e dell’urbanistica le fattispecie da sottoporre a controllo sono state limitate alle convenzioni di lottizzazione, mediante le quali soggetti privati cedono al Comune aree di territorio da destinare a uso pubblico, che possono rappresentare, per gli interessi in gioco e la potenziale incidenza sul tessuto urbano, terreno di infiltrazioni criminali. Un ulteriore settore sensibile è quello del commercio, in particolare le attività di ristorazione, le attività ricettive, gli esercizi di pubblico spettacolo, le sale gioco e le sale scommesse, per le quali il Comune comunicherà all’impresa richiedente, all’atto della presentazione della Scia, le verifiche antimafia.

“Questo strumento – ha spiegato il prefetto Falco – consente di estendere le verifiche antimafia a quei settori dell’economia maggiormente permeabili a ingerenze da parte di associazioni mafiose e nei quali potrebbero annidarsi interessi economici rilevanti. In particolare, la crisi di liquidità potrebbe aprire spazi all’ingresso di capitali provenienti da attività illegali nei settori dei lavori pubblici, dell’edilizia e dell’urbanistica , nonché quello turistico e del settore della ristorazione. E’ questa la ragione per cui abbiamo deciso in stretta sinergia con il sindaco di rafforzare e rendere ancora più incisiva l’attività di prevenzione”.

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