Risarcito un bagnino con 4mila euro, il sindacato Uiltucs chiude il contenzioso con la società di Terracina presso l’Ispettorato del Lavoro
Questa mattina, presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, i bagnini hanno avuto una prima risposta. È stato, infatti, risarcito il bagnino direttamente dal committente Stabilimento Balneare di Terracina, il quale si avvaleva del servizio delle società fantasma che Uiltucs Latina denuncia da anni.
Differenze retributive sono state riconosciute per un ammontare di 4000 euro per il periodo di lavoro stagionale 2024 svolto come Assistente Bagnante presso il complesso turistico ricettivo di Terracina. I 4mila euro sono stati riconosciuti dall’Ispettorato.
“Ringraziamo l’Ispettorato per l’egregio lavoro che svolgono anche in materia di sicurezza del lavoro – dichiara il segretario del sindacato Uiltcus di Latina, Gianfranco Cartisano – le differenze di retribuzione rivendicate emergono dal contratto pirata pirata applicato ai bagnini e quello che avrebbe dovuto applicare la società datore di lavoro.
Una vittoria parziale certo, ma abbiamo oggi ripristinato la dignità del lavoratore riconoscendo le differenze tra un contratto al ribasso e quello che dovrebbe essere stato il vero contratto nazionale applicato, quello del turismo pubblici esercizi (Confcommercio). Abbiamo ancora tantissimi bagnini ai quali dobbiamo dare riposte, oggi è arrivata una sola risposta che sicuramente apre un fronte costruttivo e di ripristino dai salari a queste figure importanti degli Assistenti Bagnanti.”
Domani, giovedì 31 ottobre, si svolgerà la manifestazione degli assistenti bagnanti a Terracina, davanti alla sede della società che è finita nel mirino delle critiche del sindacato. L’appuntamento è in Via Appia Antica, 18.
“Abbiamo tantissimi bagnini che domani grideranno le ragioni dello sfruttamento e delle paghe da fame ad oggi oltretutto ancora non corrisposte. La manifestazione di protesta di tanti assistenti bagnanti che chiedono come mai in un settore come quello turistico balneare, dove non c’è crisi, ancora si debbono inseguire i giusti salari ed gli stipendi non sono pagati. Tutto, poi, condito dal fatto che ci sono fantomatici datori di lavoro, i quali da anni chiudono ed aprono società cartiere lasciando senza salari i tanti bagnini del territorio, molti anche giovani, alla prima esperienza di lavoro”.
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