Con la delibera 68 del 4 luglio scorso, la Giunta Comunale di Monte San Biagio ha accolto la richiesta dell’APS “Il Carro” di prorogare per i prossimi cinque anni il contratto di sponsorizzazione in vigore dal 2021, in base al quale l’associazione provvede alla manutenzione dell’area verde “Energy Park”; lo stesso provvedimento ha accolto anche la richiesta dell’associazione di “gestire” l’area per il medesimo periodo di cinque anni, al fine di organizzare non meglio specificate attività ludico-ricreative.
Nulla eccependo circa il legittimo ed apprezzabile contributo volontario dell’APS alla manutenzione del parco, il gruppo “Liberi e Uniti” ha espresso il proprio dissenso solo sull’affidamento in “gestione” per l’organizzazione di non meglio specificate attività ludico- ricreative. Pertanto, lo scorso 12 agosto è stata depositata un formale istanza di annullamento di tale parte della delibera, evidenziando il mancato rispetto della procedura per l’affidamento di un bene del patrimonio indisponibile che, ai sensi di legge e del regolamento comunale, richiede una concessione amministrativa da rilasciarsi previa deliberazione del Consiglio Comunale, sulla base di un progetto e, soprattutto, a seguito di un avviso pubblico. La Giunta Municipale ha quindi annullato la sua deliberazione.
“Questo risultato conferma la fondatezza delle nostre obiezioni. Ma, al di là di questo episodio, è necessario aprire una seria riflessione, di carattere generale, sul metodo sino ad ora adottato nella gestione del patrimonio pubblico. Non è accettabile che beni di grande rilevanza per la nostra comunità, come l’Energy Park, la Sorgente di Villa San Vito o la Torre Longobarda, solo per dirne alcuni, vengano gestiti senza un’adeguata pianificazione e senza criteri chiari e trasparenti.
Le prassi sbrigative, superficiali e limitanti adottate sino ad ora vanno definitivamente superate: rivendichiamo la competenza del Consiglio Comunale – e non della Giunta – nell’individuazione dei siti pubblici da affidare in gestione, con criteri ed obiettivi chiari; e, come previsto dalla legge e dal regolamento comunale, l’indizione di un avviso pubblico aperto alla partecipazione di tutte le associazioni, affinchè, attraverso un confronto trasparente, competitivo e meritocratico, possa individuarsi il progetto più idoneo alla valorizzazione delle nostre aree pubbliche, così da favorire, al tempo stesso, la partecipazione attiva e la capacità progettuale delle nostre realtà associative.
Così, in una nota, i consiglieri del gruppo “Liberi e Uniti”, Ermanna Casale, Laura Mirabella, Maria Marzano e Guglielmo Raso.