PRONTO DEL SOCCORSO DEL GORETTI IN DIFFICOLTÀ, BOTTA E RISPOSTA TRA SPI CGIL E ASL

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Pronto soccorso del Goretti

Anziani e disabili in difficoltà per accedere alle cure sanitarie dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, in particolare del Pronto Soccorso. Insorge il sindacato SPI CGIL.

“A distanza di circa tre mesi dal confronto intercorso tra Sindacati dei Pensionati e ASL di Latina per  discutere problematiche legate all’accesso alle cure sanitarie da parte della popolazione anziana e di percorsi e modalità di presa in carico all’interno dei Pronto Soccorso degli anziani e delle persone con disabilità, nonostante gli impegni assunti da parte aziendale, le promesse del Presidente della Regione Lazio e le diverse conferenze stampa della Direzione Strategica con cui si annunciava un miglioramento sostanziale della sanità provinciale, bisogna prendere atto che la realtà è molto diversa dalla narrazione che qualcuno vuole dare.

Lo SPI CGIL comprensoriale e la Lega SPI CGIL di Latina quotidianamente ricevono segnalazioni di utenti anziani che lamentano una situazione critica in particolare nel Pronto Soccorso dell’ospedale Goretti di Latina.

Ricordiamo che l’Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina è il principale presidio sanitario di riferimento costante per un bacino d’utenza vastissimo, che va ben oltre la stessa provincia di Latina, ma non bisogna dimenticare che tale utenza nei mesi estivi cresce in modo esponenziale per l’afflusso turistico lungo la costa e nelle aree interne.

Si tratta di una situazione non nuova, che Regione Lazio e Aziende Sanitarie dovrebbero conoscere perfettamente perché i dati dimostrano che i mesi estivi comportano sistematicamente un aumento significativo degli accessi al Pronto Soccorso per i motivi sopra richiamati. Eppure, invece di pianificare un adeguato piano di potenziamento dei servizi sanitari territoriali ed ospedalieri disponibili per affrontare l’incremento di domanda sanitaria nei mesi estivi, anche quest’anno si sono riproposti i soliti problemi, con persone che hanno stazionato ore se non giorni al P.S. in attesa di assistenza degna di tale nome.

Si tratta di una politica sanitaria miope ed irresponsabile, che di fatto scarica il peso delle inefficienze organizzative sugli utenti che non si vedono garantire il diritto alla salute.

Sempre più persone si rivolgono a noi per denunciare il peggioramento dell’assistenza sanitaria e la situazione di particolare inadeguatezza del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero “Santa Maria Goretti” di Latina – dichiarano Beatrice Moretti, segretaria generale SPI CGIL Frosinone Latina, e Raffaele D’Ettorre, Segretario Generale Lega SPI CGIL di Latina – raccontando che sempre più spesso rinunciano anche a curarsi. Quotidianamente raccogliamo testimonianze di persone che vengono nelle nostre sedi a raccontare brutte esperienze che hanno vissuto in prima persona o che hanno riguardato i loro familiari anziani, che sono gli utenti per definizione più bisognosi di cure e assistenza sanitaria.

Non è accettabile che i pazienti siano costretti a sostare ore in attesa nei corridoi, privi delle condizioni minime necessarie per ricevere assistenza e cure degne di tale nome, nell’ambito quindi di un contesto accogliente, “protetto”, sicuro e dignitoso.

Lo SPI CGIL ritiene che le criticità, in primis la carenza di posti letto disponibili, non possano e non debbano più essere negate: è inutile cercare di gettare fumo negli occhi organizzando inaugurazioni in pompa magna di servizi inesistenti o conferenze stampa su progetti belli solo sulla carta, perché la gente vive la realtà quotidiana e ha le prove che la sanità provinciale peggiora giorno dopo giorno.

Lo SPI CGIL insieme agli altri sindacati dei pensionati ha ripetutamente segnalato al Presidente della Regione e ai Direttori Generali che si sono avvicendati nella ASL di Latina le criticità presenti nei presidi ospedalieri e sul territorio, senza ottenere però risposte concrete, ma solo impegni disattesi.

Ciò che accade veramente è sotto gli occhi di tutti: mentre la sanità pubblica arretra, la sanità privata cresce e sta progressivamente sostituendo il SSR: una deriva che mette sotto attacco il diritto universale alla salute garantito dalla nostra Costituzione a cui lo SPI CGIL si oppone con forza, per cui chiediamo alla Regione Lazio e alla ASL di Latina di intervenire concretamente per rilanciare la Sanità Pubblica, a partire dall’ospedale più importante della provincia di Latina, che versa in condizioni inaccettabili di gravi criticità e che sembra non voler tenere conto della domanda di salute di una popolazione anziana che è in costante crescita”.

A stretto giro è arrivata la risposta dell’Asl di Latina. “La Direzione aziendale è pienamente consapevole delle difficoltà che, in particolare nei periodi di maggiore afflusso, possono vivere i cittadini anziani e le persone con disabilità, e per questo da tempo ha avviato un percorso di miglioramento che sta già producendo risultati concreti.

I dati del sistema informativo aziendale dimostrano, infatti, progressi significativi: il tempo medio di permanenza dal triage al ricovero è passato dai 2.244 minuti del 2022 a 1.108 minuti a luglio 2025; il tempo medio dalla visita al ricovero si è ridotto nello stesso periodo da 2.199 a 1.035 minuti. Si tratta di risultati che attestano un impegno costante nel rafforzare l’organizzazione interna e migliorare la qualità dell’assistenza, grazie al lavoro quotidiano di tutto il personale sanitario. Parallelamente, sono state attuate misure volte a rendere più umanizzato e accessibile il percorso di cura: un contributo importante viene garantito dai volontari, impegnati nell’accoglienza e nel supporto di pazienti anziani e fragili e per i loro familiari.

Sul fronte delle risorse umane, la ASL è impegnata in un piano strutturato di reclutamento, che prevede l’utilizzo di graduatorie di altre Aziende, procedure di mobilità, concorsi e stabilizzazioni già avviate nel 2024 e in fase di espletamento, in linea con il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2024–2026. È stato definito un percorso condiviso con i Direttori dei Pronto Soccorso per fornire informazioni cliniche più chiare e accessibili ai familiari, particolarmente utile per i pazienti anziani, sempre nel rispetto della privacy; è operativo il sistema regionale “Con te in Pronto Soccorso”, che consente ai parenti di monitorare in tempo reale lo stato del percorso clinico del paziente; dal giugno 2025 è attivo un team multidisciplinare con compiti di monitoraggio della qualità percepita e di proposta di interventi migliorativi;

Si sottolinea, in ultimo, che la struttura di emergenza, così come tutto il presidio ospedaliero sono oggetto di interventi di messa in sicurezza e adeguamento strutturale.

La Direzione aziendale ribadisce quindi la propria attenzione al miglioramento continuo dei servizi e conferma la volontà di proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali, nella convinzione che il dialogo costruttivo sia lo strumento più efficace per dare risposte concrete e durature ai bisogni di salute della popolazione, in particolare di quella più fragile.

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