Discarica di Sant’Apollonia ad Aprilia, la Regione Lazio, attraverso l’Area Rifiuti, promuove con una nota il deposito rifiuti proposto dalla Frales. È quanto si apprende leggendo la nota dell’Area Rifiuti della Regione Lazio allegata alla conferenza dei servizi in corso di svolgimento che chiama a raccolta tutti gli enti interessati. Secondo l’area rifiuti della Regione Lazio, infatti, a “decorrere dal 06/08/2024 e per novanta giorni consecutivi, la Città di Aprilia ha pubblicato all’Albo Pretorio on-line la “Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico per l’area denominata La Campagna Romana”.
La scrivente Direzione regionale, competente in materia di formazione ed aggiornamento del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), strumento di programmazione attraverso il quale la Regione Lazio definisce in maniera integrata le politiche di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti.
Sulla base della documentazione pubblicata, la perimetrazione dell’area oggetto della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ricomprende l’ambito denominato “Sant’Apollonia”, dove ricade il sito interessato dall’intervento di “Localizzazione e realizzazione di un deposito definitivo di rifiuti atto a garantire l’autosufficienza dell’ATO di Latina”, il cui progetto è stato presentato alla Regione in data 05/12/2022 ed attualmente oggetto di un procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) – Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR).
Il suddetto progetto, che prevede la realizzazione di una discarica, è stato individuato, nell’ambito dell’aggiornamento del vigente PRGR 2019-2025, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 4 del 5 agosto 2020, come uno degli impianti che costituiscono l’offerta impiantistica di discarica del Lazio, tale da garantire la volumetria disponibile per la destinazione dei rifiuti urbani trattati, in base al fabbisogno regionale complessivo previsto fino al 2031.
L’effetto della dichiarazione di notevole interesse pubblico proposta comporta la cogenza dei paesaggi previsti dalla Tavola A del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) Lazio che, nel caso del sopra richiamato progetto, impone il divieto di realizzare nuove costruzioni per tale fattispecie impiantistica, secondo le norme tecniche del PTPR previste per il Paesaggio Agrario di Rilevante Valore, in cui ricade il progetto.
La mancata realizzazione dell’impianto, attualmente in procedura PAUR, potrebbe generare la insufficienza impiantistica nella regione.
La non autosufficienza impiantistica di destino finale è stata individuata come una criticità che tramite l’adozione del nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti 2026-2031, attualmente oggetto di procedimento di valutazione ambientale strategica, consentirebbe di superare con la previsione di una adeguata offerta impiantistica.
Giova rappresentare che l’assenza di impianti di discarica nel Lazio è stata oggetto di attenzione anche dalla Commissione Europea nell’ambito della procedura di pre-infrazione EU Pilot n. (2019) 9541 ENVI – Gestione dei rifiuti nel Lazio e a Roma, cui la scrivente Direzione ha da ultimo dato riscontro con nota prot. reg. n. 871377 del 02/08/2023, nota inviata poi alla Commissione Europea dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione.
Nel caso in cui venisse meno la capacità impiantistica di discarica nel Lazio, la procedura di pre-infrazione potrebbe trasformarsi, di conseguenza, in una procedura di infrazione per la Regione Lazio e per lo Stato italiano.
Stante quanto sopra rappresentato, si chiede di valutare se sussistono le condizioni per rivedere la perimetrazione, eventualmente escludendo l’ambito interessato dall’intervento in questione, ovvero di integrare la normativa tecnica facendo salvi gli interventi le cui procedure di autorizzazione sono in corso.
Infine, in relazione alla necessità di mantenere adeguati livelli di salvaguardia delle aree limitrofe al sedime dell’impianto in progetto, è possibile ipotizzare l’individuazione, carico del proponente e in sede di procedimento autorizzativo, di soluzioni alternative per la viabilità, al di fuori del vincolo”.