PROCESSO SCHEGGIA: CARCERE ALLAGATO, UDIENZA RINVIATA

Gina Cetrone
Gina Cetrone

Processo Scheggia: sul banco degli imputati l’ex consigliera regionale Gina Cetrone, ma un guasto tecnico fa saltare l’udienza

Riprendeva oggi 9 novembre, presso il Tribunale di Latina, il processo che vede sul banco degli imputati per estorsione, atti di illecita concorrenza, violenza privata, più gli illeciti connessi alle amministrative di Terracina 2016, tutti aggravati dal metodo mafioso, Gina Cetrone, l’ex marito Umberto Pagliaroli, e i tre Di Silvio – Armando detto Lallà e i figli Gianluca e Samuele. Più l’attuale collaboratore di giustizia Agostino Riccardo.

Avrebbe dovuto seguire, il processo, con l’escussione del Dirigente della Squadra Mobile di Latina Giuseppe Pontecorvo da parte del Pm Luigia Spinelli. Una testimonianza iniziata nella scorsa udienza di fine settembre e non ancora conclusa. Finite le domande del sostituto procuratore, sarebbe stata la volta del collegio difensivo pronto a contro-interrogare il Dirigente Pontecorvo.

LEGGI ANCHE:
PROCESSO SCHEGGIA: QUELLE CHAT FACEBOOK CHE IMBARAZZANO

Tuttavia, a causa di un guasto tecnico, l’udienza è stata differita al prossimo 30 novembre alle ore 14,30. A deciderlo la Presidente del Collegio del Tribunale di Latina Caterina Chiaravallotti dopo aver appreso da un agente penitenziario del carcere di Agrigento, dove è ristretto uno degli imputati, Samuele Di Silvio, che la struttura sicula si è allagata e si sono riscontrati forti problemi con il collegamento audio-video del succitato imputato.

Al che, la Presidente Chiaravalloti, vista l’impossibilità di ripristinare il collegamento in poco tempo, ha optato per il differimento dell’udienza.

Prima del blocco forzato, c’è stato solo il tempo di ascoltare un altro imputato, il boss Armando Di Silvio detto “Lallà” il quale, non per la prima volta in questo processo, ha rilasciato dichiarazioni spontanee: “Non conosco Pagliaroli e Cetrone. Sono un povero zingaro disgraziato. Non so assolutamente nulla, è stato Riccardo a prendere in giro i giudici. Sto dentro un buco nero pur essendo stato sempre una persona galante. Non ho mai fatto soprusi, sono una persona buona. Sto male, non ce la faccio più”.

Articolo precedente

LAZIO: FINANZIATI 221 PROGETTI PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE CULTURALE E ANIMAZIONE TERRITORIALE

Articolo successivo

COVID, LAZIO: 773 CASI E 12 DECESSI. D’AMATO: “STIAMO LAVORANDO PER I VACCINI ALLA FASCIA D’ETÀ 5/11”

Ultime da Giudiziaria