PROCESSO “NARCOS” ALLE BATTUTE FINALI: DEPOSITATE CONVERSAZIONI TRADOTTE DALLO SPAGNOLO

“Narcos”, alle battute finali il processo nato da una indagine che aveva fatto emergere un traffico di droga dalla Colombia in Italia

È stato rinviato al prossimo 11 marzo per un’udienza interlocutoria in cui il secondo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Elena Nadile, deciderà se accogliere o meno la documentazione ulteriore depositata oggi, 21 gennaio, dal pubblico ministero Giuseppe Miliano. Si tratta di conversazioni tradotte dallo spagnolo all’italiano che coinvolgono alcuni dei sette imputati.

Alla sbarra, accusati di traffico internazionale di droga, ci sono Paolo Racanicchi di Roma, Marco Toppi di Cisterna di Latina, Marco Bruni di Genzano, Maurizio Lausi di Ardea, Ketty Riccio di Velletri, Pierluigi Cianfriglia di Anzio e Valentina Sibilio di Sezze. Due di loro, tra cui Racanicchi, sono stati anche latitanti in Sudamerica.

Nel 2015 gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri scoprirono che, tramite un sistema organizzativo collaudato, il gruppo era capace di importare cocaina purissima direttamente dalla Colombia. La loro coca aveva invaso il mercato locale del nord pontino: da Aprilia a Cisterna fino ai Castelli Romani, includendo anche Latina e Sezze.

I leader del sodalizio sarebbero stati Marco Toppi, detto Massimo di Cisterna, Marco Bruni, Maurizio Lausi e Paolo Racanicchi considerato il più attivo nel traffico di cocaina.

Un processo derivante da un’inchiesta su una sospetta associazione per delinquere, impegnata a fornire servizi a soggetti privi dei requisiti di solvibilità e affidabilità, che intendevano ottenere prestiti o aprire conti correnti. Monitorando alcune utenze telefoniche, i Carabinieri del Reparto di Aprilia si insospettirono e ipotizzarono di trovarsi davanti non solo a truffe, ma a un articolato traffico di droga, fatto di continui viaggi tra il Sud America e l’Italia, con tanto di insospettabili corrieri e contatti diretti con i cartelli sudamericani, finalizzato a rifornire di cocaina le province di Roma e Latina.

Racanicchi e Riccio, nell’ambito di uno dei viaggi in Sud America, erano stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Santa Marta Magdalena, in Colombia. Cianfriglia, invece, era stato arrestato a Barcellona e Sibilio in Colombia, a Bogotà.

Il processo, superata l’udienza interlocutoria dell’11 marzo, così come lo stesso Presidente del secondo collegio l’ha definita, vedrà la fine dell’istruttoria. È probabile, a meno di rinvii lunghi, che la sentenza possa arrivare per la primavera quando il Pm discuterà per chiedere le eventuali condanne e il collegio difensivo farà le arringhe.

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