Abbandono rifiuti alla cava di “Colle Staffaro” di Priverno: il sindaco Anna Maria Bilancia ordina la rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi. I Carabinieri indagano
Risale addirittura a inizio anno, gennaio 2020, la nota con cui i Carabinieri forestali di Priverno hanno comunicato al Comune di aver accertato in località Valle del Canneto “uno smaltimento e gestione illecita di rifiuti consistenti in terra classificata come rifiuto – codice CER 170504 – e di altra di dubbia provenienza frammista a rifiuti edili”.
Passano dieci mesi e la nota viene acquisita dall’Ente locale. Si tratta della cava calcarea sita in Colle Mineroccio-Colle Staffaro e gestita dalla Cave Staffaro srl che, ad aprile 2020, ha chiesto anche il rinnovo dell’autorizzazione per l’area.
Solo che i Carabinieri, in ragione degli accertamenti, hanno posto sotto sequestro di 2000 mq su cui sono stati scaricati “circa 100 metri cubi di terra classificata come rifiuto e di altro terreno scaricato in
precedenza frammisto a scarti edili”.
Il Comune, prima di procedere a un provvedimento per il ripristino dei luoghi in Colle Mineroccio, indirizzato alla Cave Staffaro srl, aspetta qualche mese. Motivi? Emergenza Covid-19 e carenza cronica di personale interno.
Ma al di là delle lungaggini amministrative, ora il Sindaco Bilancia, con un’ordinanza datata 6 ottobre, dispone l’inizio delle operazioni di smaltimento/recupero di tutti i rifiuti proprio perché il Testo unico ambientale vieta l’abbandono ed il deposito incontrollato dei rifiuti sul suolo e nel sottosuolo.
Solo che – e questo l’ordinanza lo specifica – occorre una preventiva richiesta e un ottenimento del dissequestro dell’area interessata, oltreché alla presentazione e all’approvazione da parte degli enti competenti di un piano di smaltimento.
Dal 6 ottobre, la Cave Staffaro srl, che ha sede legale a Latina, avrà 60 giorni di tempo per provvedere agli adempimenti e alla rimozione dei rifiuti. Sempre che gli accertamenti dei Forestali non portino ad altro.