PRIVERNO, DENUNCIATI I VANDALI DELLA SEGNALETICA DI BORGO SANT’ANTONIO: SONO DUE 20ENNI

Priverno: denunciati due ragazzi del luogo per il danneggiamento della segnaletica stradale durante i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale contro la Spagna la scorsa domenica

I carabinieri della locale Stazione hanno denunciato per danneggiamento aggravato in concorso due 20enni del luogo per aver divelto la segnaletica stradale verticale sulla rotonda di Borgo Sant’Antonio, insieme a una terza persona in via di identificazione.

Il caso era stato stigmatizzato dal Sindaco Anna Maria Bilancia che aveva scritto sul proprio profilo social: “Complimenti vivissimi a chi per sfogare i propri bassi istinti distrugge il lavoro e le risorse di una comunità. A cosa serve festeggiare una vittoria della nostra Nazionale e sfasciare tutto? Il vandalismo e l’inciviltà di coloro che compiono certi atti è esattamente il contrario dei valori su cui fondare una vittoria che dovrebbe unire tutti gli italiani. Distruggere il bene comune è distruggere la Nazione. Quindi chi lo ha fatto non ha diritto a festeggiare perché non ha vinto niente se non tanta vergogna!”.

Una posizione molto netta da parte del Sindaco poi leggermente rettificata nella giornata di ieri 7 luglio quando Bilancia aveva fatto presente che la segnaletica era stata posizionata di nuovo sulla rotonda: “I segnali sono stati riposizionati e speriamo che questo sia l’ultimo gesto di vandalismo e di inciviltà subito dalla nostra comunità. I Carabinieri sono al lavoro e sono certa che presto avranno il nome dell’autore, forse due, di questo episodio vergognoso. Detto ciò vorrei rassicurare chi teme che si stia dando un giudizio negativo, in generale, sui giovani che non è così. Nessuno, io no di certo, pensa ai giovani come una massa indistinta di incivili. I ragazzi sono il nostro più grande investimento e vanno tutelati e valorizzati e io che ne conosco tanti, conosco il loro valore. Gli atti vandalici, i comportamenti irriguardosi delle norme del vivere civile, la maleducazione non sono ascrivibili a categorie di persone: giovani o anziani, ricchi o poveri, bianchi o neri, ma a singole persone che vanno isolate con la denuncia sociale e perseguite con sanzioni adeguate”.

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