PRIVERNO, A PARCO SAN MARTINO POSTAZIONE 118 AVVOLTA DA ROVI E STERPAGLIE

Parete laterale destra dell'edificio sede della postazione 118

A Priverno c’è un bellissimo castello che pochi conoscono. Questo castello, o sarebbe meglio dire villa, risale al XVI secolo e fu fatto costruire su commissione dell’allora proprietario dell’appezzamento, il cardinale Tolomeo Gallio segretario di Papa Gregorio XIII. La casa padronale è circondata da un bosco vasto 24 ettari e delimitato da mura perimetrali di altezza variabile attorno ai due metri e mezzo. Si tratta del Castello di San Martino immerso nell’omonimo parco. Questo parco con Palazzo annesso è stato riconosciuto come “Monumento naturale”, e quindi area protetta, dallo stesso Presidente della Regione Nicola Zingaretti con un recente Decreto dell’8 aprile 2019.

Accesso al parco di San Martino e sulla destra (l’edificio rosso) la sede della postazione di Ares 118

PROPRIETÀ COMUNALE E GESTIONE A TERZI

La proprietà dell’intera estensione oggigiorno è del Comune di Priverno, ma un procedimento di affidamento avviato durante l’estate del 2018 e non ancora terminato dovrebbe portare presto alla gestione del parco e del Castello in capo ad un privato. Pensare che il proprietario abbia perso ogni interesse sull’area è sbagliato. Tant’è che pochi giorni fa con apposita determina è stata affidata dall’ufficio Tecnico Urbanistico la pulizia straordinaria del castello ad un’impresa del posto.

Porzione destra della facciata dell’edificio sede della Postazione 118

IL DEGRADO ALLE PORTE SU VIA MARITTIMA

Ci si domanda allora perché l’entrata di accesso su Via Marittima e, all’interno delle mura perimetrali, l‘area circostante l’edificio dato in comodato d’uso dal Comune ad Ares 118 sia totalmente avvolta da rovi, sterpaglie e rifiuti. Perché mai la Giunta di Anna Maria Bilancia nell’occuparsi della pulizia interna al castello ha trascurato totalmente la manutenzione del verde attorno alla postazione fissa del 118? Se infatti la pulizia e l’igiene interne alla postazione, di competenza dell’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria, sono tutto sommato accettabili, all’esterno le erbacce alte più di un metro regnano sovrane.

Tavolo picnic e degrado all’altezza della parete destra dell’edificio

ARES NON COMPETENTE SULL’AREA ESTERNA

Pare che addirittura una volta la direttrice della UOC Servizio Urgenza Emergenza Sanitaria di Latina (Ares 118), Anna Maria Matarese, abbia dovuto inviare sul luogo dei giardinieri a spese dell’Azienda pur di ripristinare un minimo di decenza attorno al luogo di lavoro degli operatori sanitari. 

Erba alta in prossimità del tavolino per pic-nic adiacente alla parete sinistra della postazione Ares

POSTAZIONI ARES E POSTAZIONI ESTERNALIZZATE

In quella sede tre medici e tre infermieri si alternano con turni di dodici ore giornaliere durante l’arco della settimana in attesa di una chiamata dalla centrale operativa che li indirizzi verso un’urgenza proveniente da qualsiasi luogo del centro-nord pontino o della ciociaria centro-occidentale. A disposizione un’automedica esattamente come a Cisterna. Altre postazioni alle dirette dipendenze di Ares, dove opera solamente personale paramedico dotato di ambulanza, sono presenti a Sezze, come a Fondi e Formia. In diversi altri comuni della Provincia sono invece attive postazioni fisse 118 appaltate a soggetti privati (cooperative, società a responsabilità limitata ecc.). È amaro pensare come molto spesso queste ultime siano ubicate in aree in condizioni di miglior decoro.

Rovi, sterpaglie e rifiuti tra le mura perimetrali e la parete destra della postazione 118

 

 

 

 

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