Tenta la fuga dopo aver commesso una rapina: è stato interrogato l’uomo arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Latina
Il giovane ghanese di 27 anni, arrestato lo scorso 31 ottobre per rapina, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano. Davanti al magistrato, il 27enne, assistito dall’avvocato Giamila Dezio, ha risposto alle domande spiegando di non aver aggredito il portiere dell’hotel ubicato sulla SS Pontina, ma di aver solo chiesto una coperta per ripararsi dal freddo. Il Gip Cortegiano ha convalidato l’arresto e si è riservato sulla misura cautelare.
Giovedì 31 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Latina hanno arrestato il 27enne, già noto alle forze di polizia. Il giovane, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, intorno alle ore 5,30, si è presentato presso l’hotel “La Locanda del Cavaliere”, a Latina, chiedendo una stanza per dormire e riferendo di non avere al seguito né soldi né documenti.
È così iniziato un diverbio con il portiere dell’albergo a cui è conseguita una colluttazione, durante la quale il 27enne ha danneggiato alcune suppellettili e si è impossessato del telefono cellulare di quest’ultimo, fuggendo dalla porta posteriore dell’hotel. La vittima ha prontamente lanciato l’allarme al 112, tanto che quasi nell’immediato sono sopraggiunte due pattuglie della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Latina.
L’uomo, in fuga, dopo aver scavalcato i muri perimetrali di diversi immobili della zona, ha provato ad allontanarsi a piedi, percorrendo la strada statale Pontina, prima in direzione Roma, poi nella direzione opposta, fino ad essere raggiunto dai Carabinieri che, nonostante le minacce ricevute anche attraverso l’utilizzo di un tondino di ferro da lui brandito al loro indirizzo, sono riusciti a bloccarlo e a trarlo in arresto.
Il telefono precedentemente asportato è stato rinvenuto e restituito al legittimo proprietario. Sul posto è intervenuto anche personale del 118, per lo stato di agitazione in cui versava l’indagato.
Espletate le formalità di rito, l’indagato è stato associato alla Casa Circondariale di Latina, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.