PRESO CON DUE ETTI DI HASHISH ALLE ARLECCHINO: DOMICILIARI PER IL GIOVANE PUSHER

Arrestato nel corso dei controlli ad “Alto Impatto” presso le case “Arlecchino” di Latina: l’uomo è stato interrogato

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha convalidato l’arresto del 22enne tunisino, fermato con due etti presso le case “Arlecchino, divenute molto note a Latina per essere diventata una piazza di spaccio e aver subito tre attentati nel corso di queste violente settimane latinensi.

Difeso dall’avvocato Alessandro Farau, il tunisino, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, si è visto somministrare dal Gip una misura meno lieve rispetto al carcere. Infatti, il Gip Cario ha concesso la misura degli arresti domiciliari.

L’attività nel corso della quale il 22enne tunisino era stato arrestato aveva visto, lo scorso 20 settembre, un significativo impiego di personale della Polizia di Stato, con il coinvolgimento della Squadra Mobile, delle Volanti, del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Polizia Stradale e delle Unità Cinofile, con il supporto aereo del Reparto Volo di Roma.

I controlli, estesi anche agli stabili del quartiere, avevano consentito il monitoraggio di 326 veicoli e l’identificazione di 511 persone, tra cui diversi soggetti con pregiudizi di polizia.

Nel corso delle attività, grazie alla sinergia tra le diverse articolazioni operative, era stato tratto in arresto il cittadino tunisino, classe 2003, sorpreso in possesso di circa 200 grammi di hashish. Il giovane 22enne era stato fermato mentre si trovava a bordo del proprio veicolo, insieme ad un’altra persona, in una zona nota per l’attività di spaccio.

L’atteggiamento insofferente e agitato mostrato durante il controllo aveva insospettito gli agenti, inducendoli ad approfondire le verifiche con una perquisizione personale e del veicolo. All’interno dell’auto erano stati rinvenuti panetti di hashish, un bilancino di precisione e un taglierino. La successiva perquisizione presso l’abitazione dell’uomo aveva portato al sequestro di circa 4.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.

Accompagnato negli uffici della Questura e completati gli accertamenti di rito, il soggetto era stato dichiarato in stato di arresto. Il veicolo utilizzato per il trasporto della droga era stato sottoposto a fermo amministrativo.

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