PRECARI DEL COVID, UIL FPL SCRIVE ALL’ASL DI LATINA: “CHE PROBLEMA AVETE AD ASSUMERE IL PERSONALE”

Doctors and nurses at work in the intensive care unit of the San Giovanni Bosco hospital during the coronavirus emergency lockdown, in Turin, northern Italy, 27 March 2020. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Stabilizzazione Covid, il sindacato Uil Fpl scrive al direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Latina Silvia Cavalli

La UIL FPL Latina scrive alla direzione generale dell’Asl per la stabilizzazione Covid ex art. 1 comma 268 della Legge 234/2021, bandita dalla stessa Asl Latina con Deliberazione n. 1395 del 29 dicembre. Il sindacato spiega di ricevere moltissime sollecitazioni da parte del personale precario che, avendo maturato i requisiti e presentato domanda dal mese di aprile 2023, attende gli esiti di tale procedura per la tanto sospirata immissione in servizio a tempo indeterminato.

“Il suddetto personale precario – spiega il segretario generale Uil Fpl, Giancarlo Ferrara – è seriamente preoccupato in merito al buon esito della procedura stessa, essendo trascorso oramai troppo tempo. Inoltre, alcuni iscritti hanno avuto notizia che non sarebbe possibile autorizzare tutte le assunzioni previste dal bando di partecipazione, nonostante tali assunzioni siano state programmate a seguito di lunghe e dettagliate ricognizioni effettuate a suo tempo, relativamente al personale avente titolo e ai profili necessari a livello aziendale”.

La Uil Fpl “non può sottacere rispetto a questa ennesima beffa per i lavoratori e soprattutto ritiene che questa situazione sia gravemente lesiva dei loro diritti, poiché è stata avviata una particolare procedura interna in conformità alla specifica legislazione e a seguito di appositi accordi sindacali sottoscritti a livello regionale”.

Il sindacato chiede alla Asl la puntuale stabilizzazione di tutte le unità e professioni messe a bando, così come espressamente sancito dalla vigente normativa e dagli accordi regionali sottoscritti.

“Qual è il problema ad assumere stabilmente detto personale – si domanda il sindacato – se già lavora da anni per garantire gli standard minimi assistenziali e comunque il relativo costo rientra nel conto economico annuale riferito alla spesa per il personale? Oltretutto, perché altre ASL hanno già provveduto ad assumere detto personale in ottemperanza alla normativa e accordi sindacali regionali?”.

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