POZZI GINORI, ADINOLFI: “SUBITO BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PER IL SITO DI BORGO PIAVE”

Ex Pozzi Ginori
Ex Pozzi Ginori

L’europarlamentare Matteo Adinolfi (Lega-Gruppo ID): “Bonifica e messa in sicurezza per l’ex Pozzi Ginori. RecUperiamo i siti dismessi, basta con il consumo del territorio”

“La situazione dell’ex Pozzi Ginori di Borgo Piave non è più sostenibile. Il sito versa da troppo tempo in uno stato di completo abbandono e oggi è divenuto a tutti gli effetti una discarica abusiva a cielo aperto. Ho potuto constatare personalmente la presenza di enormi cumuli di rifiuti e ingombranti e la completa accessibilità del luogo mediante il cancello d’ingresso, che è completamento aperto. Occorre una pianificazione mirata e celere delle opere di bonifica e di messa in sicurezza dell’area, così da ripristinare lo stato dei luoghi ridando dignità al borgo e alla città tutta”.

Così in una nota l’Eurodeputato della Lega-Gruppo ID, Matteo Adinolfi, a seguito del sopralluogo nella parte esterna del sito avvenuto in questi giorni su richiesta dei residenti.

“L’ex Pozzi Ginori è uno dei tanti siti dismessi che insistono nella provincia di Latina e che oramai sono diventati terra di nessuno, vuoti urbani al servizio della criminalità e del degrado ambientale. Penso alla Svar, a due passi dal centro storico del capoluogo, da sempre teatro di spaccio o rifugio per senzatetto (è di due giorni fa la notizia dell’ennesimo cadavere ritrovato al suo interno); all’intermodale di Latina Scalo, rimbalzata alle cronache nel mese di maggio per il caso di sequestro e violenza ai danni di una sedicenne; o ancora allo stabilimento della Mira Lanza di Pontinia, luogo di prostituzione e delinquenza. Questi siti rappresentano una vera bomba a orologeria per l’intero territorio, anche in ordine all’inquinamento ambientale, e necessitano di un piano d’azione mirato e a lungo raggio. Auspico la prosecuzione e il rafforzamento del dialogo interistituzionale ed esorto le autorità competenti ad andare avanti con le attività di mappatura in tutta la provincia, affinché si possa programmare ogni azione possibile per il loro recupero e la conseguente tutela e valorizzazione.

Una simile cabina di regia consente di verificare sistematicamente le possibilità di finanziamento degli Enti sovraordinati e il monitoraggio, a supporto delle singole amministrazioni comunali, dei progetti potenziali o in via di attivazione, come per esempio quello relativo all’ex fabbrica Circeo Filati a Cisterna o Le Sieci a Minturno. I siti dimessi possono rappresentare uno straordinario patrimonio economico e sociale per l’intera provincia e la loro riconversione è senza dubbio un importante strumento per il rilancio del territorio, anche in chiave green, per le aziende che intendono aprire nuove attività o per allocare servizi talvolta mancanti. Il tutto con zero consumo di suolo e dunque abbracciando la prospettiva di un uso circolare degli spazi. L’Europa offre buone prassi e opportunità in merito ed è fondamentale coglierle”. 

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