La compagine politica di “Potere al Popolo” commenta lo stato della sanità pontina e stigmatizza l’episodio denunciato dal Comitato Civico Cori
“Non sempre siamo tempestivi e attenti su tutto ciò che riguarda i disservizi della Sanità Pubblica nel nostro territorio provinciale, anche perché sono talmente frequenti che è impossibile riuscire a evidenziarli tutti. Quando ne veniamo a conoscenza però, come in questo caso, li denunciamo indicandone anche i diretti responsabili. Questa volta siamo venuti a conoscenza di un altro fatto gravissimo che, come ripetiamo e denunciamo ormai da anni, testimonia che stanno giocando cinicamente con le nostre vite. I primi responsabili sono Zingaretti, presidente della Regione Lazio e D’Amato, Assessore regionale alla Sanità. Le responsabilità non si fermano certo a loro ma sono da imputare al direttore/direttrice della Direzione Generale della ASL di Latina e dei suoi diretti collaboratori e indiretti collaboratori. Uno fra tutti il coordinatore della struttura ospedaliera di Cori la cui gestione, a detta di molti, lascia molto ma molto a desiderare.
Domenica pomeriggio a Cori, cittadina della provincia pontina, un’anziana signora purtroppo è stata colta da malore: un ictus. I parenti hanno immediatamente chiamato il 118 ma l’ambulanza è arrivata 50 minuti dopo. La lunga attesa per l’arrivo del mezzo ha tenuto in forte agitazione i familiari che dopo ripetute chiamate hanno finalmente visto sopraggiungere il mezzo. Alla signora, una volta portata in ospedale, non è stato possibile praticare un trattamento specifico previsto per quel tipo di malore perché era passato troppo tempo da quando ne era stata colpita. Quel tipo di trattamento non praticato ha lasciato gravi conseguenze alla paziente. La cosa assurda è che l’ambulanza all’atto della chiamata si trovava già in Paese ma la sala operativa del 118 non riusciva a contattarla per il mancato funzionamento del sistema.
Da sempre ci battiamo per la riapertura delle strutture sanitarie chiuse senza motivi reali su tutto il territorio per volere politico di favorire la sanità privata a discapito di quella pubblica. Per la riapertura degli ambulatori, dei laboratori, dei consultori e dell’incremento dell’attuale numero esiguo anzi, ridotto all’osso dei medici di famiglia. Soprattutto ci battiamo affinché gli attuali PAT, punti di assistenza territoriale ex PPI (punti di assistenza primaria) già ex Pronto Soccorso, in numero di 7 in tutta la provincia tornino a funzionare h24 e in modalità di emergenza/urgenza, così come disposto dal decreto emanato proprio dal Presidente ad acta della Regione Lazio Nicola Zingaretti n.U00469 del 2019 recepito dall’azienda USL Latina con delibera 1264 del 31 dicembre. Decreto attuato a partire dal 1° gennaio 2020 e disatteso fino a questo momento”.
Così, in una nota, Potere al Popolo pontino.