Porto commerciale, rinnovate le concessioni alla Intergroup. L’analisi della consigliere comunale d’opposizione, a Formia, Paola Villa
Si tratta di due distinte concessioni risalenti rispettivamente al 2008 e al 2020 per circa 9mila metri quadrati. La prima concessione riguarda un capannone bianco che avrebbe dovuto raccogliere prodotti alimentare, invece raccoglie balle di rifiuti per l’esportazione all’estero. “Molti operatori si sono allarmati”.
La seconda concessione sulla banchina “Salvo D’Acquisto” che è occupata da un magazzino che, nel 2022, è stato sequestrato dalla Procura di Cassino. “Di fatto, il capannone ha continuato a lavorare e non sappiamo l’esito del provvedimento penale”. Inoltre, l’autorità portuale nel rinnovare la concessione scrive che “il Comune di Gaeta non ha mai dato riscontro alle innumerevoli istanze inoltrate all’ente competente in merito ai fatti contestati dalla Capitaneria di Porto nel 2022”.
La consigliera comunale Villa, in un video che spiega il susseguirsi degli ultimi eventi amministrativi che hanno interessato l’Intergroup, spiega che l’azienda ha chiesto una terza concessione che riguarda 43mila metri quadrati sul piazzale Regina Maria Sofia. Intergroup intende costruire un capannone lungo 213 metri e largo 64 metri e alto 13 metri, per un totale di 14mila metri quadrati coperti dove “probabilmente saranno stoccati materiali pulvirulenti”.
“Accanto al capannone – continua Villa – verranno realizzati 6 silos alti 16 metri. Con questa terza concessione, l’azienda Di Sarno otterrebbe oltre i due terzi dell’intero Porto di Gaeta”. La terza concessione è richiesta per 30 anni: “Tutto questo – conclude nel video Villa – nel silenzio della politica, forse per qualche grigliata elettorale o cena a Londra”.
