Il futuro del Porto Commerciale di Gaeta dominio di pochi? La deputata 5Stelle Ilaria Fontana interroga il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini
“Il futuro del Porto Commerciale, o meglio della sua gestione, dell’utilizzo dei suoi spazi potrebbe presto diventare una sorta di monopolio se si realizzerà l’istanza presentata il 30/09/2024 dalla società Interminal S.r.l all’Autorità Portuale per una concessione trentennale di una vasta area del Piazzale Regina Sofia. Partendo dal presupposto che la concessione attuale della medesima società scadrà nel 2033 e secondo l’ex articolo 16 della L 84/94 le future concessioni non possono avere una durata superiore di quelle attualmente vigenti, l’area in questione comprenderebbe anche il nuovo ponte sul fosso di Arzano insieme a una delle due rampe di collegamento tra il Piazzale Logistica e il nuovo Piazzale Regina Sofia, entrambe facenti parte di una più vasta progettazione costata milioni di euro provenienti da fondi pubblici risalente a più di qualche anno fa. Infrastrutture di natura pubblica e collettiva diventerebbero così delimitate da cancelli ad uso e concessione esclusiva di un’unica società.
Le altre imprese portuali saranno costrette a rinunciare ad operare nel porto commerciale o a pagare una servitù di passaggio? Tra l’altro il suddetto progetto prevede la realizzazione di manufatti, tra cui un capannone di 107.800 metri cubi, cioè 10 volte superiore alla media dei porti italiani e costituendo anche numerosi problemi in termini di sicurezza e logistica. Una struttura anomala per dimensioni all’ingresso della città, un’offesa per l’ambiente circostante e questo a priori dei vincoli del piano paesistico regionale. Impatto ambientale, concorrenza cancellata e il ruolo dell’Autorità Portuale svilito dal momento che non potrà più rinnovare o gestire future concessioni: per quanto raccontato il Movimento 5 Stelle nella persona dell’Onorevole Ilaria Fontana ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini in data 30 maggio.
Anche questa volta non ci siamo voltati dall’altra parte ritrovandoci così a difendere quello che per noi resta un asset strategico della città, nonostante un Sindaco e un’Amministrazione di cui non v’è la minima traccia sul tema, almeno pubblicamente. Per quanto ci è stato riferito, ma auspichiamo una netta smentita, il Primo cittadino si è persino incaricato di scrivere direttamente ai vertici dell’AdSP affinchè giungano a tutele dei privati risposte celeri e positive. Il Porto commerciale di Gaeta non può diventare ad uso esclusivo di un privato e dello stesso avviso pare essere l’AGCM che il 9 giugno ha richiamato con una lettera l’Autorità Portuale esprimendo i medesimi dubbi che noi abbiamo sollecitato in Parlamento. Aggiunge Simone Avico, rappresentante del Gruppo Territoriale locale – “Altro che sviluppo, concorrenza e miglioramento dei servizi: questa volta si sono tutti ben visti dal porre interventi e dichiarazioni, per questa volta l’AdSP sta esercitando il suo ruolo con estrema diligenza, non è così?. Per noi tutelare il Bene Comune concretamente significa in primis che infrastrutture pubbliche mantengano un accesso equo, trasparente e non discriminatorio. È un impegno, quello di stralciare questo progetto, che assumiamo e porteremo avanti fin quando modi e tempi ce lo consentiranno e ringrazio Ilaria Fontana per aver portato la voce e le preoccupazioni di cittadini e imprenditori direttamente nelle Istituzioni” – conclude la Coordinatrice provinciale Maria Grazia Ciolfi.
“Ringrazio la nostra deputata Ilaria Fontana sempre puntuale nella difesa delle istanze della nostra Provincia e Simone Avico, Rappresentante del Gruppo Territoriale Sud Pontino per la sua azione efficace e costante in un territorio complesso e fragile come quello del Sud Pontino dove portare avanti azioni politiche risulta pèiù complesso che altrove”.