Inchiesta “Porta Napoletana”: nello stralcio pontino dell’indagine della DDA di Roma, ci sono anche professionisti
Ieri, 17 dicembre, nell’imperversare dell’esecuzione dell’ordinanza eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, guidato dal tenente colonnello Antonio De Lise, si è appreso che dall’inchiesta della DDA di Roma, che ha posto agli arresti il camorrista Eduardo Marano, l’affarista Michele Minale e il politico vicinissimo al Sindaco di Terracina, Gavino De Gregorio, è stata stralciata in una branca pontina-
Contestualmente, infatti, i Carabinieri hanno proceduto alla notifica dell’informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica di Latina nei confronti di 11 soggetti indagati, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta dei crediti di imposta, corruzione e turbata libertà degli incanti.
Titolari dello stralcio di indagine pontina sono la Procuratrice Aggiunta Luigia Spinelli (che, quando era in DDA, era stata titolare dell’indagine su Marano e Minale) e il sostituto Giuseppe Aiello. Un’indagine, al momento sotto traccia, che vede come indagati personaggi già compresi nella principale inchiesta come Patrizia Licciardi, la sorella del fondatore dell’omonimo e agguerritissimo clan inserito nell’Alleanza di Secondigliano. O come il commercialista Roberto Carocci, destinatario del provvedimento di interdizione dall’esercitare la sua professione per un anno.
Ma a finire sotto la lente degli inquirenti, ci sono anche un avvocato del Foro di Latina e un dipendente comunale: il primo indagato per trasferimento fraudolento di valori; il secondo per corruzione. Ipotesi di reato che al momento rimangono senza alcuna richiesta di misura cautelare da parte della Procura di Latina.
