PONZA. FERRAIUOLO VUOLE RIPRENDERSI ZANNONE. INSORGE CIRCOLO LARUS: “RIMANGA NEL PARCO NAZIONALE”

Isola di Zannone
Isola di Zannone

La giunta di Ponza riprende una delibera del consiglio comunale della precedente amministrazione a guida Pietro Vigorelli (in basso) con cui si vorrebbe revocare la concessione dell’isola di Zannone al Parco Nazionale del Circeo, predisponendo la richiesta di risarcimento danni all’Ente Parco poiché quest’ultimo non avrebbe mai pagato l’affitto (in base alla convenzione) e aggiunto risorse economiche per manutenzione e valorizzazione del patrimonio isolano. Non ci sta il Circolo Larus Legambiente Sabaudia che con comunicato, che pubblichiamo integralmente di seguito, critica duramente l’amministrazione del sindaco Franco Ferraiuolo

Ci risiamo. Periodicamente torna in auge l’ormai stucchevole polemica sull’Isola di Zannone, prima isola ad essere stata storicamente inserita nei confini di un Parco Nazionale italiano, un unicum dal punto di vista naturalistico rappresentando affioramenti geologici delle più antiche rocce di superficie presenti in Italia, sito di straordinaria importanza dal punto di vista avifaunistico quale area di riposo di molte specie di uccelli durante i transiti migratori, scrigno di importanti associazioni vegetazionali della macchia mediterranea, ma che puntualmente e ad intervalli periodici, le varie amministrazioni comunali di Ponza che si succedono al potere vorrebbero estromettere dai confini dell’area protetta.

L’ultima proposta, di questi giorni, perviene alla nostra attenzione da parte della giunta Ferraiuolo che, riesumando una polverosa quanto inutile delibera del consiglio comunale della precedente amministrazione, vorrebbe tentare di revocare la concessione di Zannone al Parco, addirittura arrivando a chiedere un risarcimento danni all’Ente di gestione per non si sa bene quali responsabilità.

Paolo Cassola, Direttore dell’Ente Parco

Giova ricordare come, all’epoca, – spiegano da Legambiente Sabaudia – la strumentale polemica fu montata su un caso di abbandono di rifiuti lasciati sull’isola e mai rimossi dimenticando, o volutamente ignorando, che gli Enti Parco non hanno alcuna competenza in materia di smaltimento dei rifiuti, che di contro risulta essere invece di pertinenza esclusiva delle amministrazioni comunali. In quell’occasione registrammo anche l’atto di disponibilità del Parco nel collaborare in ogni caso alla vicenda, ribadiamo non di sua stretta competenza, dichiarando la messa a disposizione di imbarcazioni, strumentazione e personale per aiutare l’allora amministrazione comunale alla raccolta del materiale, dietro ovviamente formale richiesta”.

Secondo il direttivo del Circolo Larus: “Non solo la delibera appare essere al di fuori di ogni logica, ma al contrario occorre andare in una direzione diemetralmente opposta, che è quella di chiedere invece un aumento degli strumenti di tutela e di valorizzazione delle emergenze naturalistiche ed ambientali custodite in questa importante area protetta che non deve nella maniera più assoluta privarsi di questa importantissima isola.

Franco Ferraiuolo, Sindaco di Ponza
Franco Ferraiuolo, Sindaco di Ponza

Nel comunicato, infine, si propone “di rilanciare l’idea di ampliare il territorio del Parco Nazionale del Circeo ad un’altra perla fra le isole del Tirreno, Palmarola con la possibilità di creare anche una vera e propria Area Marina Protetta in grado di giungere a tutelare anche gli importanti posidonieti che si estendono lungo i fondali della parte costiera dell’attuale Parco. Se questo è considerato un obiettivo minimale, c’è poi la possibilità aggiuntiva di ulteriori allargamenti ad altri territori vicinali, quali ad esempio l’area litorale di Torre Astura e del Bosco di Fogliano, un lembo di foresta planiziaria dunque altamente assimilabile alla foresta demaniale del Circeo”.

Conclude il presidente del Circolo Larus, Stefano Raimondi sostenendo che gli “amministratori e rappresentanti delle istituzioni, che hanno ben precise responsabilità, dovrebbero per primi esprimere orgoglio per il fatto di rappresentare territori che hanno il privilegio di essere inclusi in aree protette di tale pregio e, contemporaneamente, mettendo da parte polemiche e attacchi pretestuosi, lavorare invece in sinergia per garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo di un territorio che merita sicuramente molta più attenzione e accortezza nelle scelte strategiche che riguardano il suo futuro e quello delle comunità locali che lo abitano”.

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