PONTINIA, UN FRONTE COMUNE DEL SETTORE BUFALINO: NO AL LATTE CONGELATO

Rappresentanti di cinque Comuni, produttori e Coldiretti riuniti per scongiurare la possibilità di un emendamento al DDL in discussione in Senato: un documento condiviso sarà presto inviato alle Istituzioni

Ieri sera (4 settembre) si è svolta presso il Comune di Pontinia una riunione convocata dal sindaco Eligio Tombolillo in seguito ad una segnalazione giunta da una delegazione di produttori e di agricoltori operanti sul territorio. L’incontro si è reso necessario una volta appresa la notizia del possibile inserimento di un emendamento al Disegno di Legge, in discussione al Senato, sulle problematiche del settore bufalino: una modifica nelle “Disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani” consentirebbe il ricorso al latte di bufala congelato o concentrato e alla cosiddetta cagliata di bufala per la produzione della rinomata Mozzarella Dop.

In una gremita aula consiliare sono intervenuti i sindaci di Sabaudia e Amaseno, Alberto Mosca ed Ernesto Gerardi, e i rappresentanti dei Comuni di Maenza e Roccasecca dei Volsci, l’assessore Rosalba Napoleoni e il consigliere Giovanni Cipolla. Hanno partecipato inoltre l’assessore all’Agricoltura di Pontinia, Giovanni Bottoni, e numerosi componenti della Giunta e del Consiglio. Un importante contributo è arrivato inoltre dal presidente di Coldiretti Latina, Daniele Pili, mentre per comprendere al meglio la problematica sono stati preziosi gli interventi di diversi allevatori ed esperti del settore come il professor Pierluigi Panici Benedetti e il Dottor Umberto Sciscione. 

E’ stato evidenziato che per un comparto già alle prese con svariate criticità, prima su tutte il prezzo del latte di bufala ridotto ai minimi termini, l’ipotesi prospettata per il Ddl provocherebbe un danno irreparabile alla filiera dell’Agro Pontino e del territorio ciociaro. L’apertura al latte congelato e alla cagliata, presumibilmente provenienti dall’Estero e in buona parte dal mercato asiatico, inciderebbe su un prodotto di nicchia snaturando la sua qualità e tipicità. L’aggiunta di latte congelato andrebbe incontro infatti alle esigenze delle produzioni industriali abbassando notevolmente i costi e rendendo improponibile il confronto con le aziende locali operanti nell’area Dop.

Per tali motivi gli allevatori hanno insistito sulla valorizzazione del marchio reclamando maggiore trasparenza e maggiori controlli che salvaguardino il loro prodotto di eccellenza. Preso atto di tali problematiche, la riunione è culminata con un annuncio:   le varie argomentazioni saranno illustrate in un documento condiviso con enti, produttori e associazioni di categoria, da inoltrare alle Istituzioni e ai responsabili delle forze politiche che rappresentano i territori interessati. Sarà ribadita l’assoluta contrarietà all’emendamento in questione insieme alla necessità di ulteriori disposizioni in tema di controlli: mostrando coesione e unità d’intenti, le parti in causa faranno sentire la loro voce lanciando un grido d’allarme per un comparto che merita di essere sostenuto, tutelato e rilanciato. 

Articolo precedente

INCENDI BOSCHIVI, PD: “LATINA E IL LAZIO COLPITI, SERVE UNA GUIDA PIÙ FORTE”

Articolo successivo

TAGLIATI 18 PLATANI E UN ALBERO DI GIUDA A LATINA: “TUTELATA LA PUBBLICA INCOLUMITÀ”

Ultime da Politica