PONTE A BORGO SANTA MARIA CHIUSO DAL 13 AGOSTO, I RESIDENTI ESASPERATI: “SOLO SILENZIO DALLA POLITICA: CARNEVALE E MUZIO ASSENTI”

“Dal 13 agosto il nostro ponte è chiuso. Da allora, solo silenzio”, a intervenire i residenti di Borgo Santa Maria

Sono passati quaranta giorni dall’incendio che ha coinvolto la tubatura del gas sotto il ponte di Borgo Santa Maria. Da allora, il ponte è stato chiuso al transito, isolando di fatto un’intera comunità. L’unica certezza, oggi, è che continuiamo a vivere un disagio enorme, senza risposte concrete da parte delle istituzioni.

Siamo costretti ogni giorno a utilizzare strade alternative fatiscenti, prive di manutenzione e insicure, mentre le nostre richieste di intervento urgente rimangono inascoltate. Le attività commerciali soffrono, i collegamenti scolastici sono complicati, i cittadini pagano tasse senza ricevere servizi. Tutto questo sta mettendo in ginocchio il Borgo.

Comprendiamo che il sindaco Matilde Celentano non possa essere ovunque, ma ci saremmo aspettati che almeno gli assessori da lei delegati, Annalisa Muzio per i Borghi e Massimiliano Carnevale per i Lavori Pubblici, avessero garantito una presenza costante e un dialogo diretto con i cittadini. Così non è stato.

L’emergenza del ponte crollato è solo l’ultima di una lunga serie.

Borgo Santa Maria convive da anni con l’abbandono.

• Tre ponti chiusi: non uno, non due, ma tre.

Collegamenti vitali per il nostro territorio, tutti inutilizzabili o inaccessibili. In nessuna città, in nessun’altra frazione del Comune si tollererebbe una cosa del genere. Qui invece sì.

• Una casa cantoniera abbandonata, che potrebbe diventare un presidio civico, uno spazio di servizi, un punto di riferimento per il Borgo. Ma da anni è solo simbolo di incuria.

• Zero investimenti strutturali, nessun progetto di rilancio, nessuna visione di crescita. Le amministrazioni passate hanno voltato le spalle a questo territorio. E, dobbiamo dirlo con amarezza, anche l’amministrazione attuale non sembra intenzionata a cambiare rotta.

Ogni crisi, qui, non è un’eccezione. È l’ennesima conferma che Borgo Santa Maria non è più nei radar della politica.

Abbiamo appreso solo dalla stampa, non da comunicazioni ufficiali, che:

• Astral ha avviato le indagini strutturali sul ponte per valutarne le condizioni post-incendio;

• È stato istituito un tavolo tecnico in Prefettura per coordinare Comune, Italgas, Protezione Civile e Polizia Locale;

• È stata emessa (e poi revocata) un’ordinanza di interdizione della zona in attesa di verifiche;

• Sono stati predisposti percorsi alternativi del TPL, vista la riapertura delle scuole.

Ma tutto questo non risponde alla domanda principale: quando torneremo alla normalità?

Noi Cosa chiediamo.

1. Che entro sette giorni, l’amministrazione, venga a Borgo Santa Maria per un confronto pubblico con i cittadini;

2. Che vengano comunicati in modo chiaro gli esiti delle indagini sul ponte, le tempistiche previste per la riapertura e il piano di finanziamento degli interventi;

3. Che si intervenga subito per mettere in sicurezza le strade alternative, almeno con interventi provvisori (asfaltatura, illuminazione, segnaletica);

4. Che venga attivato un canale informativo ufficiale e continuo, per aggiornare la cittadinanza sull’evoluzione della situazione.

Borgo Santa Maria non è una realtà di “serie B”.

Qui vivono famiglie, lavoratori, studenti, imprenditori.

Non chiediamo miracoli, ma rispetto.

Non chiediamo favori, ma diritti.

E, soprattutto, chiediamo che chi ha ruoli istituzionali se ne assuma la responsabilità.

Se questa Amministrazione vuole davvero distinguersi da quelle che l’hanno preceduta, questa è l’occasione per dimostrarlo.

Con i fatti, non con i comunicati stampa.

Firmato:

I residenti di Borgo Santa Maria

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