Elezioni politiche, il segretario provinciale del Partito Democratico Omar Sarubbo commenta i candidati delle liste
Nei posti “blindati” pontini delle liste del Partito Democratico non figura nessun rappresentate del territorio. A finire in testa nelle liste del plurinominale per Camera e Senato (in sostanza un voto bloccato che premia chi è stato nominato nei primo posti della lista medesima) ci sono esponenti quali Matteo Orfini e Bruno Astorre, già parlamentari.
Il segretario dei Dem pontini, Sarubbo, in una nota, commenta la composizione e pur con classico linguaggio felpato da politico lascia trasparire la delusione, un sentimento che ha interessato molti militanti e rappresentati del PD a Latina e provincia. Senza contare che la segreteria nazionale e chi era deputato a scegliere ha scontentato un po’ tutti, anche allargando l’ottica a latitudini nazionali. Basti citare il collegio bolognese dato di nuovo a Pier Ferdinando Casini. E ancora una volta, dopo la stagione di Renzi, il suo successore, Enrico Letta, ha snobbato le primarie interne.
“Molte democratiche e democratici della nostra provincia hanno offerto, nelle scorse settimane, la disponibilità ad esser candidati alle elezioni politiche in postazioni di servizio considerate non eleggibili. Grande riconoscimento per la loro generosità e senso di appartenenza in un momento decisivo per il Paese in cui siamo chiamati a fronteggiare il tentativo di avanzata delle destre populiste e sovraniste. Non tutti sono stati candidati a seguito della disponibilità fornita ma saremo comunque in prima linea per un’Italia dei diritti, del lavoro, delle pari opportunità. Questo conta, al di là dei destini personali. A loro i mio sentito ringraziamento”.
“Ciò non toglie che sento l’urgenza di affermare quanto sia pessima questa legge elettorale che in passato è stata voluta e votata anche dal mio partito. Non determina gli scenari maggioritari che si propone, produce alleanze fragili più elettorali e di convenienza che politiche, altera la rappresentanza proporzionale dei partiti e, come dimostratosi negli ultimi anni, non garantisce la governabilità come dovrebbe”.
“Ad uscirne penalizzate sono sempre le province fin quando le segreterie nazionali dei partiti disporranno del potere totale di nomina dei candidati nelle posizioni eleggibili. Il combinato disposto “legge elettorale/riduzione numero parlamentari” ha aggravato irrimediabilmente questa distanza dei centri decisionali dalle periferie. Il PD, che comunque rimane uno dei pochi partiti ad avere una vera dialettica interna, avrebbe dovuto attivare migliori meccanismi di consultazione della base e selezione delle candidature anche dal basso. E non regge l’attenuante di non aver avuto tempo. Avremo modo di parlarne”.
“Latina, come tante province, rischia di rimanere senza rappresentanza parlamentare ma noi faremo comunque una campagna elettorale con tutta la forza che abbiamo. Per senso del dovere ma, soprattutto, per amore nei riguardi del nostro territorio e del nostro Paese. Nonostante tutto.
Un grande in bocca al lupo ai nostri candidati locali: Rita Visini, Tommaso Malandruccolo e Stefano Vanzini. Siamo con loro. E con loro ci sentiamo tutti candidati.”
Lo dichiara, in una nota, il segretario provinciale del Partito Democratico, Omar Sarubbo.
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