Il WWF Italia – si legge in una nota – ha inoltrato una diffida formale al Comando Militare della Capitale con cui si chiede di provvedere in via preventiva ad espletare la cosiddetta “valutazione d’incidenza” per le esercitazioni “a fuoco” nella zona denominata “poligono di Pantani d’Inferno”, all’interno dell’area costiera del Parco Nazionale del Circeo.
Dopo gli interventi del WWF Italia nei confronti del Ministero dell’Ambiente e della Regione Lazio per sottolineare come servisse la valutazione d’incidenza per le esercitazioni a fuoco previste dal primo settembre a fine dicembre, nonostante le precisazioni e i chiarimenti espressi da questi Enti assieme ad ISPRA con cui viene ribadita l’obbligatorietà della valutazione d’incidenza. L’Associazione ha comunque ritenuto di depositare un atto formale nei confronti del Comando Militare della Capitale per creare un presupposto più forte nel caso di un possibile ricorso legale qualora tale procedura non venisse espletata o qualora (cosa ben più auspicabile) non si rinunciasse alle esercitazioni spostandole in altro luogo.
Nella diffida il WWF ricorda che tra l’altro l’area dove s’intende svolgere le “esercitazioni a fuoco”, essendo parte integrante integrante del Parco Nazionale del Circeo, è soggetta ai divieti generali anche dall’atto istitutivo dell’Ente Parco che vieta tra l’altro “il disturbo delle specie animali”, circostanza inevitabile visto che l’esercitazione si svolgerebbe in periodo di migrazione che interesse molte specie la cui presenza è stata ampiamente documentata in quell’area. Per altro il WWF ricorda che tale evidenza non può essere certo ignorata dalle Forze Armate perché i Carabinieri Forestali (appartenenti alle Forze Armate) hanno pubblicato sul loro sito i valori naturalistici specifici di quella zona e la relativa e la vincolistica.
L’area “Pantani d’inferno” è dichiarata Zona Umida di Valore internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar, Riserva Naturale, Zona di Protezione Special ai sensi della Direttiva Uccelli, Sito d’Interesse Comunitario ai sensi della Direttiva Habitat n. 92/43 CEE, Area di Tutela Integrale ai sensi del Piano Paesistico della Regione Lazio, Area M.A.B. UNESCO. Al di là di questo il WWF nella diffida ricorda che le esercitazioni potevano certamente essere anche diversamente collocate, ad esempio poco più a Nord è presente il ben più ampio poligono di tiro di Torre Austura, area esterna al Parco Nazionale del Circeo, che per essendo utilizzata dall’artiglieria poteva essere idonea anche per esercitazioni previste ai Pantani dell’Inferno. Il WWF aggiunge poi che queste attività avvengono in parte durante un periodo d’interesse turistico e impediscono la fruizione e la mobilità di transito di un importante tratto di costa.
Alla luce della diffida presentata Il WWF Italia dichiara preventivamente al Comando Militare della Capitale che si riserva di procedere legalmente nel caso in cui tale obbligo non dovesse essere rispettato.